INTENZIONE DI PREGHIERA MESE DI APRILE DEL GRUPPO CENACOLO (DIRETTA FACEBOOK) TESTO

INTENZIONE DI PREGHIERA MESE DI APRILE 2019 DEL GRUPPO CENACOLO

INTENZIONE DI PREGHIERA MESE DI APRILE 2019 DEL GRUPPO CENACOLO

Nel mese di Aprile il gruppo cenacolo donerà le Ave MARIA per questa intenzione.

PER RIVIVERE L’INCONTRO DELL’ 3 APRILE CLICCATE SUL LINK CHE SEGUE

Video incontro

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LE AVE MARIA DONATE NEL MESE DI APRILE PER L’INTENZIONE DEL CENACOLO SONO STATE ….

 

Cari figli…Come singoli… non potete fermare il male che vuole regnare nel mondo e distruggerlo. Ma per mezzo della volonta’ di Dio tutti insieme con mio Figlio potete cambiare tutto e guarire il mondo… (Apparizione a Mirjana 2 agosto 2011)

 

INTENZIONE MESE DI APRILE 2019 DEL GRUPPO CENACOLO

TESTO DEL MESSAGGIO E COMMENTO MEDITATO DURANTE L’INCONTRO

 

Commento al messaggio, 2 aprile 2019

1 decina: “Cari figli, come Madre che conosce i suoi figli, so che anelate a mio Figlio. So che anelate alla verità, alla pace, a ciò che è puro e non è falso. Per questo io, come Madre, mediante l’amore di Dio, mi rivolgo a voi e vi invito affinché, pregando con cuore puro ed aperto, conosciate da voi stessi mio Figlio, il suo amore, il suo Cuore misericordioso. Mio Figlio vedeva la bellezza in tutte le cose. Egli cerca il bene, perfino quello piccolo e nascosto, in tutte le anime, per perdonare il male. Perciò, figli miei, apostoli del mio amore, vi invito ad adorarlo, a ringraziarlo continuamente e ad esserne degni. Perché lui vi ha detto parole divine, le parole di Dio, le parole che sono per tutti e per sempre. Perciò, figli miei, vivete la letizia, la serenità, l’unità e l’amore reciproco. Questo è quello che vi è necessario nel mondo di oggi: così sarete apostoli del mio amore, così testimonierete mio Figlio nel modo giusto. Vi ringrazio.”

2 decina: Mio Figlio vedeva la bellezza in tutte le cose. Egli cerca il bene, perfino quello piccolo e nascosto, in tutte le anime, per perdonare il male.

Gesù non spegne il lucignolo fumigante, ma lo ravviva, se ne prende cura, rimuove ciò che impedisce a quella fiamma di splendere in tutta la sua luce e di irradiare il suo calore. Gesù è venuto a cercare e ravvivare il bene che il Padre ha messo in ogni anima, a liberarlo dal male perché rifulga la bellezza della vita e della grazia: “sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv.10,10).

3 decina figli miei, vivete la letizia, la serenità, l’unità e l’amore reciproco. Questo è quello che vi è necessario nel mondo di oggi: così sarete apostoli del mio amore, così testimonierete mio Figlio nel modo giusto. Vi ringrazio.”

Dal 12 al 21 marzo insieme con don Angelo, don Marco e sr Elena, abbiamo visitato i cenacoli del Messico. Nella santa messa che abbiamo celebrato al santuario della Madonna di Guadalupe, abbiamo portato in dono a Maria un “assegno” da un miliardo di Ave Maria, pregato per i suoi progetti. Un dono confezionato in dieci anni, quasi tutto, questo primo “assegno”, pregato dagli Apostoli della Pace italiani. È un fiume di grazia partito nella quaresima 2009 e che piano piano si è ingrandito, con il contributo di singoli e dei Cenacoli. Dietro tutte queste preghiere c’è il vostro amore per Maria, il vostro amore per la pace, il vostro amore per Gesù. Dietro queste preghiere per aprire i cuori chiusi c’è il vostro amore per il “prossimo” e per la salvezza delle loro le anime. Dove è passato questo fiume di preghiera ha portato vita e grazia, ha portato pace in tanti cuori. Sulle rive di questo fiume sono germogliati frutti di ogni genere: famiglie riconciliate, malati che hanno recuperato la salute, disoccupati che hanno trovato lavoro, giovani che hanno trovato la loro vocazione, questo fiume di grazia ha fatto rifiorire alberi che sembravano secchi, infatti tanti cuori si sono aperti alla grazia che Gesù ha offerto loro e si sono andati a confessare dopo tanti anni. Con le vostre preghiere cari apostoli avete permesso a Gesù di ravvivare il lucignolo fumigante e in tanti è tornata a splendere la luce della fede. Questo fiume di preghiera ha portato gioia e letizia e amore fraterno in coloro che pregano nei Cenacoli e piano piano ha trasformato tanti di voi in veri apostoli dell’amore di Maria, in testimoni autentici di Gesù. Questo è quello che vi è necessario nel mondo di oggi: di persone che pregano insieme tra loro e insieme a Maria, e così consentono allo Spirito Santo di operare nel mondo. Il 17 marzo, padre Sergio che ci ha ospitato nella sua parrocchia: Madonna di Guadalupe in Uruapan, ha organizzato un ritiro al quale hanno partecipato circa mille persone e al termine con grande entusiasmo li ha invitati a fare un cenacolo in ogni famiglia. Ma riuscite ad immaginare cosa può avvenire in una parrocchia dove c’è un cenacolo famigliare che prega per tutti giovani della parrocchia, un altro che prega per gli ammalati della parrocchia, un altro che prega per gli anziani, un altro che prega per i sacerdoti, le religiose i catechisti e tutti quelli che fanno servizio in parrocchia, un altro che prega per i bambini… potete immaginare quanta pace, quanta grazia Maria può far circolare in quella Parrocchia e che beneficio possono averne le famiglie e le singole persone? Cari Apostoli che in questi anni avete offerto a Maria tutte queste preghiere, oggi si possono attualizzare per voi le parole di Maria: voi siete apostoli del mio amore, voi testimoniate mio Figlio nel modo giusto. “Vi ringrazio.

4 decina:Perciò, figli miei, vivete la letizia, la serenità, l’unità e l’amore reciproco. Questo è quello che vi è necessario nel mondo di oggi: così sarete apostoli del mio amore, così testimonierete mio Figlio nel modo giusto. Vi ringrazio.”

Durante questa visita ho capito perché mi capita spesso di parlarvi del Cenacolo della città di Uruapan che visita i carcerati del Cereso, ho visto e toccato con mano quello che fanno ed è un vero spettacolo cristiano. Sono circa trenta persone che ogni mese vanno a visitare i carcerati. La settimana prima si incontrano con un sacerdote che affida loro un tema di evangelizzazione, poi nella settimana tutti si vanno a confessare per essere portatori di Cristo e non ostacolare la sua azione di grazia. Quindi comperano e preparano cibo e vestiti, saponi e detersivi, e altri generi di prima necessità. Il giorno in cui vanno in carcere si ritrovano tutti al mattino alla messa delle 8.00 e al termine ricevono dal sacerdote la benedizione e il mandato per la missione che vanno a compiere. Nei giorni della nostra visita siamo andati due volte in carcere con loro, un vero spettacolo: 30 persone radunate davanti al carcere, con loro avevano due statue della Madonna più alte di una persona, avevano le chitarre, si sono fatti prestare dal carcere alcuni carretti per riuscire a portare dentro le casse di cibo, i termos giganteschi con il caffè, le pentole con dentro il riso, e le scatole con tutte le altre cose. Anche se le guardie favorivano le operazioni, c’è voluta un’ora per far entrare tutti e tutto. Una volta dentro ci siamo divisi nelle quattro sezioni e prima cosa: colazione insieme ai carcerati, poi la preghiera, io ho fatto loro la via crucis, in un’altra sezione don Marco e don Angelo hanno fatto la Messa, gli Apostoli hanno fatto con loro il cenacolo e i loro sacerdoti li hanno confessati. Al termine, pranzo insieme e distribuzione di generi di prima necessità. A tutti i presenti è stato rilasciato un attestato di partecipazione alla preghiera, che per le autorità del carcere ha un significato nel valutare la buona condotta dei carcerati. Quando sono entrato nella sezione destinata ai reati comuni, c’erano circa 80 uomini, è stato impressionante vedere con quale attenzione hanno seguito la via crucis e, in particolare, come hanno vissuto il gesto del perdono, ad alcuni scendevano le lacrime. Al termine hanno voluto fare alcune testimonianze per raccontare come attraverso gli apostoli che li vanno a trovare e il loro cenacolo, essi hanno incontrato a Gesù, hanno imparato a pregare, si sono confessati. Qualcuno ha addirittura ringraziato di essere in quel carcere dove è iniziata per lui una vita nuova. Attraverso l’opera di questi apostoli Gesù ha potuto recuperare la pecorella smarrita. La visita è durata fino alle tre del pomeriggio e 4 apostoli che non potevano andare al carcere sono rimasti tutto il tempo in Chiesa a fare adorazione per sostenere chi è andato. Bella anche la collaborazione con un altro gruppo parrocchiale, gli Apostoli di Maria, che partecipano anch’essi a questa opera. Questa è solo una delle “perle” che gli Apostoli della Pace del Messico ci hanno fatto vivere in quei 10 giorni molto intensi: con lo stesso amore, con la stessa gioia di donarsi, con la stessa collaborazione, quegli Apostoli, insieme al parroco, padre Sergio, hanno organizzato la via crucis sulla collina di Jicalan, le messe e gli incontri serali con varie realtà parrocchiali, la domenica 17 marzo un ritiro con circa mille persone. Essi hanno un amore per Maria straordinario, la Madonna di Guadalupe è nei loro cuori e nei loro gesti; nella loro bellissima accoglienza ci siamo sentiti accolti da Maria, e parlando con loro eravamo in dialogo con la Madonna di Guadalupe. In loro ho visto la gioia e la bellezza di compiere insieme un’opera nel nome del Signore: “Questo è quello che vi è necessario nel mondo di oggi”: piccoli gruppi, che animati dall’amore di Dio compiono opere di misericordia in comunione con i loro sacerdoti, in comunione con altre realtà ecclesiali. Anche per gli Apostoli della Pace del Messico si devono attualizzare le parole di Maria di questo messaggio: voi siete apostoli del mio amore, voi testimoniate mio Figlio nel modo giusto. “Vi ringrazio.”

5 decina Questo è quello che vi è necessario nel mondo di oggi: così sarete apostoli del mio amore, così testimonierete mio Figlio nel modo giusto. Vi ringrazio.”

Il mondo di oggi ha bisogno di Cenacoli che insieme a Maria pregano secondo la logica del Padre Nostro: “Venga il tuo Regno di Pace… sia fatta la tua volontà”. Il mondo ha bisogno di piccoli gruppi, che animati dall’amore di Dio compiono opere di misericordia in comunione con la comunità Ecclesiale. Per questo Maria ha fatto nascere voi cari Apostoli della Pace, per questo vi ha chiamati ed eletti, perché il mondo ha bisogno di voi. Questo è il modo giusto di testimoniare l’amore di Gesù, la preghiera per aprire i cuori a Dio e le opere di misericordia, così state diventando testimoni sempre più autentici dell’amore di Maria e di Gesù, perciò proseguiamo su questa strada. All’inizio di questa quaresima ho lanciato l’iniziativa del gesto di misericordia unito al ringraziamento, bene, vi invito a continuare anche dopo Pasqua a compiere gesti di misericordia e a inviare la “lettera a Maria”, desideriamo che dopo l’albero della preghiera che è cresciuto in noi in questi dieci anni, ora cresca bene anche l’albero della misericordia. Oggi 2 aprile, 14° anniversario della morte di Giovanni Paolo II, nasce questa ispirazione, sarebbe bello il prossimo anno 2020, andare in pellegrinaggio in Polonia, e come i magi depositare un dono ai piedi del Gesù misericordioso: un nuovo “assegno” questa volta con i primi gesti di misericordia che in questo anno saremo riusciti a donargli. Glieli porteremo affinché li benedica e li moltiplichi come i cinque pani e i due pesci di Pietro, in modo che nei prossimi anni diventino sufficienti per tante necessità del mondo.

Il Signore Gesù vi benedica sempre

  1. Silvano

 

https://www.ilsorrisodimaria.it

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