Commento al messaggio del 25 gennaio 2025 di padre Silvano

Commento al messaggio del 25 gennaio 2025 di padre Silvano

 

COMMENTO AL MESSAGGIO DEL 25 GENNAIO 2025

 

1^ decina: “CARI FIGLI! IN QUEST’ANNO DI GRAZIA VI INVITO ALLA CONVERSIONE. CARI FIGLI, METTETE DIO AL CENTRO DEL VOSTRO VIVERE ED I FRUTTI SARANNO L’AMORE VERSO IL PROSSIMO E LA GIOIA DI TESTIMONIARE; LA SANTITÀ DELLA VOSTRA VITA DIVENTERÀ LA TESTIMONIANZA VERITIERA DELLA FEDE. GRAZIE PER AVER RISPOSTO ALLA MIA CHIAMATA.”

 

2^ decina: CARI FIGLI! IN QUEST’ ANNO DI GRAZIA VI INVITO ALLA CONVERSIONE

La conversione è come un viaggio da una tappa ad un’altra: è il passaggio da un atteggiamento a un altro, da una convinzione a una verità, da un comportamento a un comportamento migliore. Nel cammino della vita siamo chiamati a diversi cambiamenti. Tra i tanti esempi possibili prendiamo in esame alcuni passaggi fatti da san Pietro. Da semplice fedele israelita ad Apostolo del Signore, da pescatore nel lago di Galilea a pescatore di uomini, da uomo con una cultura povera, che gli consentiva di vivere attorno al lago con la sua pesca e il suo commercio, a profondo conoscitore di Dio e dell’uomo. Pietro passa dal rinnegare Gesù per timore della propria vita, a essere suo coraggioso testimone davanti al Sinedrio e al popolo di Israele, fino a diventare la roccia sulla quale è costruita la Chiesa. Da uomo di poca fede che sprofonda nelle acque del lago a custode della vera fede con il compito di confermare nella fede anche i fratelli. Pietro è passato dal guidare la sua piccola barca da pesca a condurre il popolo di Dio.

 

3^ decina: CARI FIGLI! … VI INVITO ALLA CONVERSIONE

La conversione è prima di tutto un dono che Dio offre alla nostra vita, è Lui che ci ama per primo. È Gesù che chiama Pietro a diventare pescatore di uomini, è Gesù che con il suo insegnamento dona a Pietro la conoscenza di Dio e del regno dei cieli. È Gesù che trasmette a Pietro la fede e, durante l’ultima cena, prega perché quella fede non gli venga meno. È Gesù che con il suo perdono evita a Pietro di chiudersi nei sensi di colpa, dopo che per debolezza lo aveva rinnegato, è Gesù che lo rialza e lo conferma nel compito che gli aveva affidato. È sempre Gesù che con lo Spirito Santo dona a Pietro la franchezza e il coraggio per diventare la roccia sulla quale è costruita la Chiesa.

Dio è la causa e l’autore principale di ogni conversione, è Lui l’Artista che opera nella vita di ciascuno per farne un capolavoro. È Dio che offre le tappe e gli obiettivi da raggiungere per creare in ciascuno l’uomo nuovo a immagine di Gesù, risanando poco alla volta ciò che è vecchio e corrotto.

 

4^ decina: CARI FIGLI! … METTETE DIO AL CENTRO DEL VOSTRO VIVERE 

Se Dio è l’autore principale della conversione, l’uomo ne è il co-autore indispensabile. Evidentemente ogni cambiamento richiede la nostra libera collaborazione. Pietro è stato bravo a collaborare con Gesù e come lui sono stati bravissimi tutti i santi che sono in Paradiso, sia quelli noti, sia i tantissimi che non conosciamo. Anche noi dobbiamo fare la nostra parte per mettere Dio al centro della nostra vita, il resto è una conseguenza. Infatti, più Dio è al centro della nostra vita, più aumenta l’amore del prossimo, maggiore e più contagiosa è la gioia del nostro cammino cristiano. Anche la santità è una conseguenza di avere messo Dio al centro della propria vita.

Maria ci invita a mettere Dio al centro del nostro vivere e non solo del nostro cuore. La conversione non è semplicemente qualcosa di interiore e questo ci aiuta a comprendere meglio quale possa essere la nostra collaborazione. Si tratta, infatti, di mettere concretamente Dio al centro della nostra agenda. La domanda da farsi è: “Quali sono gli appuntamenti che la grazia mi offre in questo anno?” E la risposta è: “Faccio posto a quegli appuntamenti nel mio calendario”.

 

5^ decina: CARI FIGLI! IN QUEST’ANNO DI GRAZIA VI INVITO ALLA CONVERSIONE. CARI FIGLI, METTETE DIO AL CENTRO DEL VOSTRO VIVERE 

Questo “anno di grazia” di cui parla Maria, evidentemente è il “Giubileo della Speranza”. Perciò questo messaggio potrebbe essere interpretato correttamente anche così: Cari figli in questo anno del Giubileo, Dio vuole donarvi in modo particolare la speranza nella vita eterna, virtù che illumina la meta del vostro cammino e vi dà la forza per superare tanti ostacoli. Cari figli, da parte vostra mettete nel vostro calendario tutto ciò che può aiutarvi ad accogliere questa importante virtù.

Mi congratulo con la nostra Associazione Apostoli della Pace che in dicembre ci ha convocati a Roma, pochi giorni prima dell’inizio del Giubileo, per prepararci bene a questo anno santo. In quel Convegno abbiamo meditato la lettera del Papa Spes non confundit e, grazie alle intuizioni che ne sono uscite, ora stiamo mettendo in calendario diverse iniziative che ci consentono di accogliere meglio la grazia che Dio ci offre. Ad esempio, stiamo organizzando tante giornate giubilari in Basiliche e Santuari sparsi per l’Italia per dare la possibilità a tutti gli Apostoli della Pace di fare il loro pellegrinaggio giubilare con l’indulgenza plenaria. Abbiamo messo in calendario corsi di esercizi spirituali perché il cammino cristiano ha bisogno anche di “momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza. (Spes non confundit, 5).

Inoltre, meditando la lettera del Papa, abbiamo ricevuto la conferma che il cammino che stiamo facendo con la Regina della Pace, e tutti gli strumenti di preghiera che utilizziamo, sono molto efficaci per accogliere il dono della speranza. Perciò continuiamo con gratitudine e rinnovata consapevolezza il nostro cammino di preghiera con Maria.

 

Il Signore Gesù vi benedica, in questo anno del Giubileo, con il dono della conversione e della speranza. 

p. Silvano

 

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