Commento al messaggio del 25 ottobre 2021 a Marjia-Medjugorje


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COMMENTO AL MESSAGGIO DI MEĐUGORJE, 25 OTTOBRE 2021

1^ decina: “CARI FIGLI! RITORNATE ALLA PREGHIERA PERCHÉ CHI PREGA NON HA PAURA DEL FUTURO.

CHI PREGA È APERTO ALLA VITA E RISPETTA LA VITA DEGLI ALTRI. CHI PREGA, FIGLIOLI, SENTE LA LIBERTÀ DEI FIGLI DI DIO E CON CUORE GIOIOSO SERVE PER IL BENE DELL’UOMO FRATELLO.

PERCHÉ DIO È AMORE E LIBERTÀ. PERCIÒ, FIGLIOLI, QUANDO VOGLIONO METTERVI DELLE CATENE E USARVI QUESTO NON VIENE DA DIO PERCHÉ DIO È AMORE E DONA LA SUA PACE AD OGNI CREATURA.

PERCIÒ MI HA MANDATO PER AIUTARVI A CRESCERE SULLA VIA DELLA SANTITÀ. GRAZIE PER AVER RISPOSTO ALLA MIA CHIAMATA.”


2^ decina: DIO … MI HA MANDATO PER AIUTARVI A CRESCERE SULLA VIA DELLA SANTITÀ. 
Lo Spirito Santo che abbiamo ricevuto nel battesimo chiama ciascuno di noi alla santità, è un anelito inscritto nel nostro cuore che ci spinge a crescere a immagine di Gesù.

Descrive bene la forza di questa chiamata questo aneddoto del giovane san Gerardo della Maiella: nella notte si è calato con un lenzuolo da una finestra di casa per seguire i padri redentoristi, e ha lasciato sul tavolo un biglietto per sua madre con scritto:

“Devo andare a farmi santo”. Lo Spirito Santo che è in noi ci attira a una vita piena di senso e di amore e ci sospinge a far portare frutti di vita eterna ai talenti che Dio ha messo in noi nel battesimo. Solo la santità ci consente di capire e gustare in pienezza l’amore di Dio e la vita di grazia.

Dio ci ha creati per “essere santi e immacolati al suo cospetto nella Carità” (Ef 1,4). Il 1° novembre si festeggia la solennità di Tutti i Santi, tanti fratelli nella fede: vescovi, sacerdoti, religiosi; e tantissimi laici: madri, padri, lavoratori, bambini…

che hanno saputo collaborare con lo Spirito Santo e ora, con la loro riuscita, ci testimoniano che la santità è possibile per ciascuno di noi. 

Per rispondere bene a questa chiamata dello Spirito Santo, oltre all’impegno personale, è certamente utile la guida di chi ben conosce le vie dello Spirito.

Ecco che il Signore ci dona in Maria una maestra e una mamma: nessuno come Lei ha a cuore la riuscita della nostra vita, nessuno potrebbe insegnarci meglio di Lei come si segue e si collabora con lo Spirito Santo.

È la seconda volta, in due mesi, che Maria ci ricorda che la sua missione nei nostri confronti è quella di aiutarci a crescere nella santità. 

3^ decina: CARI FIGLI! RITORNATE ALLA PREGHIERA 
La preghiera è il primo strumento che Maria ci invita a utilizzare per crescere nella santità.

Crescere nella preghiera e migliorare il proprio rapporto con Dio, è il primo mezzo di santificazione.

Questo messaggio è un inno alla preghiera con il quale Maria descrive alcuni dei suoi mille benefici. Ad esempio:

CHI PREGA NON HA PAURA DEL FUTURO
, a tanti figli che in questo tempo di pandemia si sentono smarriti, Maria suggerisce la preghiera come fonte di speranza e di coraggio.

Il futuro è di Dio, il futuro è il Paradiso che ci attende. Maria è già nella vita eterna e sa quello che ci aspetta.

Chi prega alza lo sguardo verso il Cielo e attinge da Dio speranza e coraggio per il suo viaggio terreno e si rafforza nella certezza di raggiungere la meta.

Ma anche per le necessità più immediate di questa vita sulla terra, la Provvidenza di Dio è sempre all’opera per chi vi ricorre con la preghiera.

CHI PREGA È APERTO ALLA VITA E RISPETTA LA VITA DEGLI ALTRI,


la preghiera ci trasmette amore per la vita, ci apre ad accogliere e rispettare la vita che il Dio Creatore ha donato a noi e agli altri.

La preghiera ci allontana dall’idea della guerra come forma per risolvere i problemi tra le Nazioni e ci allontana da ogni forma di violenza che sopprime la vita. 

4^ decina: CHI PREGA, FIGLIOLI, SENTE LA LIBERTÀ DEI FIGLI DI DIO 
L’esperienza più forte che Israele ha fatto di Dio, quella che ha segnato indelebilmente l’immagine di Dio nel cuore di quel popolo è stata la liberazione dalla schiavitù d’Egitto.

È lì che Israele ha conosciuto Dio come Colui che libera dalla schiavitù. Dio è libertà! Ci ripete Maria. Egli ci ha creati liberi ed è geloso della libertà dei suoi figli.

La preghiera permette a Dio di renderci interiormente liberi.

Diversi carcerati che hanno iniziato a pregare nei nostri Cenacoli, ci hanno testimoniato che assaporano una libertà interiore mai conosciuta, che per qualcuno di loro si è tradotta anche in una libertà fisica dal carcere.

Anche se le circostanze esterne, per ora, non sempre lo permettono, la preghiera segna l’inizio di una libertà vera che gusteremo in pienezza in Paradiso. 

CHI PREGA… CON CUORE GIOIOSO SERVE PER IL BENE DELL’UOMO FRATELLO.

Chi si rapporta a Dio come al “Padre Nostro” è portato a vedere il prossimo come un fratello. Inoltre, un altro dono dello Spirito che arriva attraverso la preghiera è la gioia e l’entusiasmo nelle cose che si fanno.

Perciò, chi prega è portato a compiere con gioia il proprio lavoro, e a viverlo come un servizio al fratello: “il Signore ama chi dona con gioia”.

5^ decina: DIO È AMORE E DONA LA SUA PACE AD OGNI CREATURA.
Vi scrivo da Roma, mentre è in corso il G20.

I leader dei 20 Paesi più industrializzati del mondo si incontrano per tentare di orientare il futuro prossimo del mondo; in particolare, questo vertice è l’occasione per provare a creare un nuovo modello economico e l’occasione per intervenire sul clima, e su questi temi ci saranno presto altri vertici.

Una piccola decisione, un piccolo cambio di orientamento fatto adesso, magari impercettibile nell’immediato, può provocare grandi cambiamenti fra qualche decennio per le generazioni che verranno.

Possiamo anche noi partecipare a orientare il futuro del pianeta? Probabilmente ne abbiamo l’obbligo. Come sarebbe il futuro del mondo se si gestissero le risorse materiali ispirandosi alla volontà di Dio che le ha create per tutti?

Come sarebbero le relazioni tra i popoli se gli uomini aprissero il cuore alla Pace che Dio offre al mondo? Vi ricordo un messaggio della Regina della Pace:

“… per mezzo della volontà di Dio tutti insieme con mio Figlio potete cambiare tutto e guarire il mondo” (2-8-2011).
Chi prega non solo non ha paura del futuro, ma anche può essere causa di un futuro migliore:

“La preghiera… Propriamente compresa e applicata, è lo strumento d’azione più potente” (Mahatma Gandhi). Inoltre, chi aspira al Paradiso deve lavorare per portare un po’ della sua bellezza e della sua pace sulla terra.

Perciò facciamo la nostra parte e partecipiamo ai G20 da Apostoli della Pace, pregando per l’apertura del cuore dei leader che vi sono chiamati.

Vista questa occasione, vi anticipo quella che sarà la richiesta di preghiera per una categoria comune a tutti i Cenacoli per il prossimo mese di dicembre:

pregheremo per “l’apertura del cuore dei 20-30 leader che hanno la possibilità con le loro decisioni, di orientare il futuro prossimo del mondo.”


Sarà questo il regalo che offriremo al Principe della Pace per il prossimo Natale.

Il Signore Gesù vi benedica, e doni alla vostra preghiera la fede necessaria per permettere a Dio di rendere migliore questo mondo.
p. Silvano
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