La mafia a Medjugorje: L’opera del diavolo non ferma i frutti

La mafia a Medjugorje: L’opera del diavolo non ferma i frutti
Monsignor Hoser Visitatore Apostolico a Medjugorje. ( Foto Vatican News)

La mafia a Medjugorje: L’opera del diavolo non ferma i frutti

 

Monsignor Hoser è partito per Medjugorje dove inizierà a breve la funzione affidatagli da Papa Francesco.

 

Come visitatore apostolico cercherà le giuste soluzioni pastorali affinché la Chiesa cattolica possa meglio soddisfare le esigenze dei pellegrini medjugoriani.

Prima della partenza per il suo nuovo compito pastorale, monsignor Hoser, ha celebrato la Santa Messa e, durante l’omelia ha parlato della mafia a Medjugorje: “Un altro posto dove c’è una lotta sempre più agguerrita tra il bene e il male è Medjugorje, dove sto per recarmi come inviato speciale del Santo Padre.

A Medjugorje, da un lato troviamo migliaia di giovani che utilizzano il sacramento della penitenza e della riconciliazione. D’altra parte, dobbiamo essere consapevoli che, a causa del massiccio afflusso di pellegrini questo luogo è penetrata dalle mafie, tra cui quelle napoletane, che contano sui profitti”.


“In qualunque luogo io vada, e con me mio Figlio, là mi raggiunge anche Satana” 

Satana lavora in tante maniere per smantellare l’opera di Dio.

La Madonna nel messaggio del 28 gennaio 1987 dice: “In qualunque luogo io vada, e con me mio Figlio, là mi raggiunge anche Satana”.

E naturalmente Satana si avvale di uomini per screditare Medjugorje. Non c’è solo la mafia a Medjugorje ma ci sono anche falsi veggenti che attirano i pellegrini distraendoli dal messaggio di Medjugorje.

La mafia a Medjugorje non è l’unico attacco a Medjugorje ma vi sono personaggi ambigui da cui stare alla larga.

Satana cerca in tutti i modi di oscurare i buoni frutti di Medjugorje ma non ci riuscirà mai. E’ importante però fare molta attenzione e avere un sano discernimento.
Occorre tanta prudenza senza lasciarsi affascinare da nuovi veggenti
Il pellegrino che si reca a Medjugorje, secondo me, dovrebbe limitarsi a vivere i momenti di preghiera in parrocchia con la Santa Messa, l’adorazione, la preghiera del Rosario, la confessione. Salire sulla collina del Podbrdo, sul monte Krizevac. Ascoltare le testimonianze dei veggenti quando vi sono. Partecipare alle loro apparizioni quando possibile. Se rimane tempo recarsi in qualche Comunità riconosciuta dalla parrocchia. Queste sono le cose essenziali. Mi sembra inutile e dannoso girovagare alla ricerca dell’”effetto speciale” recandosi in luoghi dove si dice che vi è un veggente diverso dai sei che tutti conosciamo.

Non vi fidate di chiunque vi dica che parla con Gesù, con Maria, con i Santi. A Medjugorje vi sono solo sei veggenti:

Ivanka, Mirjana, Vicka, Marija, Ivan e Jakov, gli altri sono falsi veggenti che cercano di distrarvi dall’evento Medjugorje.

Fonte web:

https://www.annalisacolzi.it/la-mafia-a-medjugorje/

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