LA DEVOZIONE al SANTO NOME di GESU’ (Ricorrenza 3 gennaio)
Gesù rivelò alla Serva di Dio Suor Saint-Pierre, carmelitana di Tour (1843), l’Apostola della Riparazione:
“Il mio nome è da tutti bestemmiato: gli stessi fanciulli bestemmiano e l’orribile peccato ferisce apertamente il mio Cuore.Il peccatore con la bestemmia maledice Dio, lo sfida apertamente, annienta la Redenzione, pronuncia da sé la propria condanna.La bestemmia è una freccia avvelenata che mi penetra nel Cuore. Io ti darò una freccia d’oro per cicatrizzarmi la ferita dei peccatori ed è questa:
Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato il Santissimo, il Sacratissimo, l’adoratissimo – eppure incomprensibile – Nome di Dio in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio. Per il Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’altare. Amen
Ogni volta che ripeterai questa formula ferirai il mio Cuore d’amore.Tu non puoi comprendere la malizia e l’orrore della bestemmia.Se la mia Giustizia non fosse trattenuta dalla misericordia, schiaccerebbe il colpevole verso il quale le stesse creature inanimate si vendicherebbero,ma io ho l’eternità per punirlo.Oh, se sapessi quale grado di gloria ti darà il Cielo dicendo una sola volta:
O gloriosa Santa Lucia, Tu che hai vissuto la dura esperienza della persecuzione, ottieni dal Signore, di allontanare dal cuore degli uomini ogni proposito di violenza e di vendetta. Dona consolazione ai nostri fratelli ammalati che con la loro malattia condividono l’esperienza della passione del Cristo. Fa che i giovani, vedano in te, che ti sei offerta interamente al Signore, il modello di una fede che dà orientamento a tutta la vita. Oh vergine martire, il festeggiare la tua nascita al cielo, sia per noi e per la nostra storia di ogni giorno, un evento di grazia, di operosa carità fraterna, di speranza più viva e di una fede più autentica. Amen
Preghiera a S.Lucia
(composta da Angelo Roncalli Patriarca di Venezia divenuto poi papa Giovanni XXIII) O gloriosa Santa Lucia, che alla professione della fede, associasti la gloria del martirio, ottienici di professare apertamente le verità del Vangelo e di camminare con fedeltà secondo gli insegnamenti del Salvatore. O Vergine Siracusana, sii luce alla nostra vita e modello di ogni nostra azione, cosicché, dopo averti imitato qui in terra, possiamo, assieme a Te godere della visione del Signore. Amen.
Preghiera a S.Lucia (composta da papa Pio X)
O Santa, che dalla luce hai nome, a Te piena di fiducia ricorriamo affinché ne impetri una luce sacra, che ci renda santi, per non camminare nelle vie del peccato e per non rimanere avvolti nelle tenebre dell’errore. Imploriamo altresì, per tua intercessione, il mantenimento della luce negli occhi con una grazia abbondante per usarli sempre secondo il divino beneplacito, senza alcun detrimento dell’anima. Fa, o Santa Lucia, che dopo averti venerata e ringraziata, per il tuo efficace patrocinio, su questa terra, arriviamo finalmente a godere con Te in paradiso della luce eterna del divino Agnello, il tuo dolce sposo Gesù. Amen
O gloriosa martire, luce di santità ed esempio di fortezza, a Te mi volgo e Ti prego di ottenermi dal Sommo Bene la costanza nel praticare le Tue virtù e che io disprezzi, al par di Te, i vani piaceri terreni affinchè possa aspirare ai gaudii eterni. Così sia.
Preghiera dei bambini a S.Lucia
Ci rivolgiamo a te con fiducia, o Santa Lucia, ascolta le nostre preghiere. Proteggi i nostri genitori e quanti ci vogliono bene. Aiutaci a crescere puri e nell’amicizia di Dio. Insegnaci a pregare come tu hai pregato. Insegnaci ad essere buoni e generosi come te. O santa Lucia, prendici per mano, aiutaci ad amare Gesù come tu lo hai amato, e guidaci verso di Lui. Amen!
Inno a Santa Lucia (composto da Di Criscito Vincenzo per il santuario di S.Lucia a mare – Napoli)
O Vergine e martire Lucia sposa casta e fedele del Signore sii tu la luce che illumina la via che ci conduce al Ciel. Col tuo martirio hai difeso la fede offrendo al Signore la tua giovinezza quale fedele discepola di Cristo con cui regni beata. Rit. Noi ti imploriamo o Vergine Lucia ottienici da Dio la lue della fede custodisci il dono della vista prega per quelli che ricorrono a te. Nel giorno della tua nascita al Ciel in questo tempio noi tutti accorriamo fiduciosi della tua intercession difendici dal mal. Sii tu per noi luce di santità guidaci sempre sulla retta via per congiungerci a Cristo Salvator qual testimoni d’amor. Rit. Noi ti imploriamo o Vergine Lucia ottienici da Dio la lue della fede custodisci il dono della vista prega per quelli che ricorrono a te.
Preghiera a S.Lucia
O gloriosa martire della Cattolica Chiesa, luce di santità ed esempio di fortezza, pensando alle tue sublimi virtù, nasce in me la brama di praticarle, ma sono debole a tanto: perciò a te mi volgo o vergine e ti prego di ottenermi dal Sommo Bene la costanza nell’effettuare il mio desiderio ed una scintilla del tuo divino amore: affinché io disprezzi, al par di te, i vani piaceri terreni aspirando solamente ai gaudi eterni. Così sia.Santa Lucia
Vergine Immacolata di Guadalupe, Madre di Gesù e Madre nostra, vincitrice del peccato e nemica del Demonio, Tu ti manifestasti sul colle Tepeyac in Messico all’umile e generoso contadino Gian Diego.
Sul suo mantello imprimesti la Tua dolce Immagine come segno della Tua presenza in mezzo al popolo e come garanzia che avresti ascoltato le sue preghiere e addolcito le sue sofferenze.
Maria, Madre amabilissima, noi oggi ci offriamo a te e consacriamo per sempre al tuo Cuore Immacolato tutto quanto ci resta di questa vita, il nostro corpo con le sue miserie, la nostra anima con le sue debolezze, il nostro cuore con i suoi affanni e desideri, le preghiere, le sofferenze, l’agonia.
O Madre dolcissima, ricordati sempre dei tuoi figli. Se noi, vinti dallo sconforto e dalla tristezza, dal turbamento e dall’angoscia, dovessimo qualche volta dimenticarci di te, allora, Madre pietosa, per l’amore che porti a Gesù, ti chiediamo di proteggerci come figli tuoi e di non abbandonarci fino a quando non saremo giunti al porto sicuro, per gioire con Te, con tutti i Santi, nella visione beatifica del Padre. Amen
Signore Gesù, guarda noi e l’umanità intera afflitta da questa nuova epidemia che sta seminando sofferenza e morte.
Signore Gesù Ti chiediamo, umilmente, difendici da questo morbo terribile che sta colpendo particolarmente le persone già debilitate nel fisico e nello spirito.
Signore Gesù Non permettere che in Italia e nel resto del mondo, questa nuova influenza si trasformi in una strage ma libera dalla sofferenza e dal male tutti coloro che vengono a contatto con il nuovo male o vengono contagiati.
Signore Gesù Fa che l’efficacia delle cure preventive, la ricerca del nuovo vaccino ed altre coperture, di carattere medico e farmaceutico, possano portare beneficio prima che il virus aggredisca un numero sempre più elevate di persone sane o già debilitate.
Signore Gesù Affidiamo alla tua bontà di Padre questa nostra umile preghiera, mediante l’intercessione della Beata Vergine Maria, salute degli infermi e di tutti i santi nostri protettori.
Signore Gesù Fa che non soffriamo per questa e per tante nuove malattie che mettono ansia e preoccupazione nel cuore dei tuoi figli, così deboli, fragili e paurosi di fronte ai tanti mali e sofferenze di questo nostro tempo e di questa nostra generazione.
O Cristo Gesù, io ti riconosco per Re universale. Tutto quello che è stato fatto, per te è stato creato. Esercita pure su di me tutti i tuoi diritti. Io rinnovo le mie promesse del Battesimo: rinuncio a satana, alle sue vanità e alle sue opere; e prometto di vivere da buon cristiano. In modo particolare mi impegno di testimoniare sempre con coraggio la mia fede. Cuore divino di Gesù, ti offro le mie povere azioni per ottenere che tutti i cuori riconoscano la tua sacra regalità, e che, in tal modo, il regno della tua pace si stabilisca in tutto il mondo. Amen.
Pater, Ave, Gloria
ATTO DI CONSACRAZIONE DEL GENERE UMANO A CRISTO RE
« O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, riguarda a noi umilmente prostrati innanzi a te. Noi siamo tuoi, e tuoi vogliamo essere; e per vivere a te più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi, oggi spontaneamente si consacra al tuo sacratissimo Cuore.
« Molti, purtroppo, non ti conobbero mai; molti, disprezzando i tuoi comandamenti, ti ripudiarono. O benignissimo Gesù, abbi misericordia e degli uni e degli altri e tutti quanti attira al tuo sacratissimo Cuore.
« O Signore, sii il Re non solo dei fedeli, che non si allontanarono mai da te, ma anche di quei figli prodighi che ti abbandonarono; fa’ che questi, quanto prima, ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame. Sii il Re di coloro, che vivono nell’inganno e nell’errore, o per discordia da te separati: richiamali al porto della verità, all’unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
« Largisci, o Signore, incolumità e libertà sicura alla tua Chiesa, concedi a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine: fa’ che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce: Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli dei secoli. Amen ».
La Chiesa ricorda oggi l’ingresso di Maria Bambina, Madre di Dio, nel Tempio: il primo dei sì che Lei risponderà alle chiamate del Signore.
Dalla Liturgia delle Ore: « In questo giorno della dedicazione (543) della Chiesa di Santa Maria Nuova, costruita presso il tempio di Gerusalemme, celebriamo insieme ai cristiani d’Oriente quella “dedicazione” che Maria fece a Dio, di se stessa fin dall’infanzia, mossa dallo Spirito Santo, della cui grazia era stata ricolma nella sua immacolata concezione ».
La data della festività, il 21 novembre, deriva, dunque, dallo stesso giorno di consacrazione della Basilica di Santa Maria Nuova, nella città di Gerusalemme, che era stata costruita da Giustiniano I di Bisanzio per il vescovo Elia.
PREGHIERE PER LA PRESENTAZIONE DELLA B. V. MARIA 21 novembre
Salve, Madre Santa, tu hai dato alla luce il Re, che governa il cielo e la terra per i secoli in eterno. Ti consacro, o Regina, la mia mente affinché pensi sempre all’amore che tu meriti, la mia lingua perché ti lodi, il mio cuore perché ti ami. Accetta, o Santissima Vergine, l’offerta che ti presenta questo misero peccatore; accettala ti prego, per quella consolazione che sentì il tuo cuore quando nel tempio ti donasti a Dio. O Madre di misericordia, aiuta con la tua potente intercessione la mia debolezza, impetrandomi dal tuo Gesù la perseveranza e la forza per esserti fedele sino alla morte, affinché, sempre servendoti in questa vita, possa venire a lodarti in eterno nel Paradiso. Amen
Padre santo, secondo la tradizione, Maria consacrò la sua giovane vita al tuo servizio nel tempio. Fa’ che quanti sono stati consacrati a Dio dal Battesimo, comprendano la missione loro affidata e vivano realmente per la tua maggior gloria.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre Per la tua santa Presentazione, salvaci!
Padre santo, cui Maria, tempio e tabernacolo del Verbo incarnato, per prima ha presentato il vero culto, in spirito e verità, fa’ che quanti, nella Chiesa, scelgono la via della consacrazione al Signore, siano sempre fedeli alla loro vocazione.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre Per la tua santa Presentazione, salvaci!
Padre santo, cui Maria sul Calvario, ha presentato se stessa unitamente al suo unico Figlio Gesù, vittima a te gradita, fa’ che quanti partecipano al santo Sacrificio dell’altare, rivivano il mistero della Croce, offrendoti se stessi insieme a Gesù e Maria.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre Per la tua santa Presentazione, salvaci!
Preghiera a Maria Santissima per la festa della Sua presentazione al tempio –
dall’Omelia di San Germano di Costantinopoli (634-733)
“Ave, santo trono di Dio, santuario divino, casa della gloria, gioiello più giusto, casa del tesoro scelta e sede della misericordia per tutto il mondo, il cielo mostra la gloria di Dio.
Vergine purissima, degna di ogni lode, Santuario dedicato a Dio e sollevato al di sopra di ogni condizione umana, suolo vergine, campo non arato, vite fiorente, fontana che sgorga acque, Vergine che porta il Bambino, Madre senza conoscere uomo, Tesoro nascosto dell’innocenza, ornamento di santità, con le tue preghiere più mirabili, forte con l’autorità della maternità, per il nostro Signore e Dio, Creatore di tutti, tuo Figlio che è nato da te senza un padre, guida la nave della Chiesa e portala in un porto tranquillo”.
O Dio, che ci comandi di onorare il padre e la madre, apri le braccia della tua misericordia a mio padre (mia madre) defunto(a): perdona i suoi peccati, e fa’ che un giorno possa rivederlo(a) con gioia nella luce della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.
O Dio, tu hai voluto chiamarmi alla vita per mezzo dei miei genitori. Ora, che essi non sono più sulla terra, dona alle loro anime la vita eterna, accogliendoli nella famiglia dei tuoi santi. Fa’ che io li riveda nella gioia della resurrezione. Amen.
PER I CONIUGI
Accogli, Dio onnipotente, i tuoi fedeli (nomi) che, uniti dal santo vincolo nuziale, hanno percorso insieme il cammino della vita, e riuniscili per sempre nella pienezza del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Accogli nella tua pace (nome) e conforta la sua sposa /il suo sposo con la speranza di riunirsi un giorno alla compagna/al compagno della sua vita nella pienezza del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER UN GIOVANE
O Dio, che conosci e disponi i momenti della vita umana, tu vedi il dolore di questa tua famiglia per la morte di (nome) che in tempo così breve ha concluso la sua esistenza terrena: noi lo/la affidiamo a te, Padre buono, perché la sua giovinezza rifiorisca accanto a te, nella tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER FRATELLI, PARENTI e PERSONE CARE
Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Dio, alla tua presenza tutto vive, e i nostri corpi, morendo si preparano ad una condizione migliore: ti preghiamo di ricevere dalle mani degli Angeli l’anima di questo/a nostro/a caro/a, per portarlo/a in Paradiso nell’attesa della risurrezione. Perdonagli/le ogni colpa: te lo chiediamo per la tua misericordia e per i meriti di Gesù nostro Redentore. Amen.
PER UN BAMBINO
O Dio, che nel misterioso disegno della tua sapienza hai disposto che il piccolo (nome) sfiorasse appena questo mondo, e dopo averlo rigenerato nel Battesimo lo hai chiamato con te in paradiso, aiutaci sempre nel cammino della vita con la speranza di ritrovarci un giorno nella tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera nel dolore di un lutto
Nella mia mente, o Dio, nascono molte domande: perchè questo a (lui/lei?)
Perchè questa morte?
Guardo a Te in croce cercando risposta, ma il dolore è ancora troppo forte. Mi sento vuota/o, priva/o di forze…
Ho però in me la speranza e la certezza che se (nome defunto) ha terminato la sua vita terrena è perchè deve iniziare quella eterna…
Non permettere allora che possa dimenticarmi di questa persona. Lascia che io me ne ricordi nelle preghiere, nelle Messe e che la sua vita mi sia di esempio.
Dona a tutti noi e alla sua famiglia la forza di superare il dolore.
L’ETERNO RIPOSO
L’eterno riposo dona loro o Signore e splenda ad essi la luce perpetua riposino in pace. Amen
O spiriti celesti e voi tutti Santi del Paradiso, volgete pietosi lo sguardo sopra di noi, ancora peregrinanti in questa valle di dolore e di miserie.
Voi godete ora la gloria che vi siete meritata seminando nelle lacrime in questa terra di esilio. Dio è adesso il premio delle vostre fatiche, il principio, l’oggetto e il fine dei vostri godimenti. O anime beate, intercedete per noi!
Ottenete a noi tutti di seguire fedelmente le vostre orme, di seguire i vostri esempi di zelo e di amore ardente a Gesù e alle anime, di ricopiare in noi le virtù vostre, affinché diveniamo un giorno partecipi della gloria immortale. Amen.
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O voi tutti che regnate con Dio nel cielo, dai seggi gloriosi della vostra beatitudine, volgete uno sguardo pietoso sopra di noi, esuli dalla celeste patria. Voi raccoglieste l’ampia messe delle buone opere, che andaste seminando con lagrime in questa terra di esilio. Dio è adesso il premio delle vostre fatiche e l’oggetto dei vostri gaudii. O beati del cielo, ottenete a noi di camminare dietro i vostri esempi e di ricopiare in noi stessi le vostre virtù, affinchè, imitando voi in terra, diventiamo con voi partecipi della gloria in cielo. Così sia.
Pater, Ave, Gloria
O Dio, Padre buono e misericordioso, ti ringraziamo perchè in ogni tempo tu rinnovi e vivifichi la tua Chiesa, suscitando nel suo seno i Santi: attraverso di essi tu fai risplendere la varietà e la ricchezza dei doni del tuo Spirito di amore. Noi sappiamo che i Santi, deboli e fragili come noi, hanno capito il vero senso della vita, sono vissuti nell’eroismo della fede, della speranza e della carità, hanno imitato perfettamente il Figlio tuo, ed ora, vicini a Gesù nella gloria, sono nostri modelli e intercessori. Ti ringraziamo perchè hai voluto che continuasse tra noi e i Santi la comunione di vita nell’unità dello stesso Corpo mistico di Cristo. Ti chiediamo, o Signore, la grazia e la forza di poter seguire il cammino che essi ci hanno tracciato, affinché alla fine della nostra esistenza terrena possiamo giungere con loro al beatificante possesso della luce e della tua gloria.
MISTERI DOLOROSI MEDITATI CON I TESTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO
(Martedi – Venerdì)
PRIMO MISTERO L’AGONIA DI GESU’ NELL’ORTO
Gesù arrivò con i discepoli in un podere chiamato Getsemani e disse: “Restate qui mentre io vado là a pregare”. Si fece accompagnare da Pietro e dai due figli di Zebedeo. Andò un po’ avanti, si gettò con la faccia a terra e si mise a pregare. Diceva: “Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice di dolore! Però non si faccia come voglio io, ma come vuoi tu”.
Poi tornò indietro verso i discepoli, ma li trovò che dormivano. Allora disse a Pietro: “Così non avete potuto vegliare con me nemmeno un’ora? State svegli e pregate per resistere nel momento della prova; perché la volontà è pronta ma la debolezza è grande!”.
Per la seconda volta andò a pregare e disse: “Padre mio, se proprio devo bere da questo calice di dolore, sia fatta la tua volontà”. Poi tornò dai discepoli e li trovò ancora che dormivano: non riuscivano a tenere gli occhi aperti. Per la terza volta Gesù si allontanò e andò a pregare ripetendo le stesse parole. Poi tornò verso i discepoli e disse: “Ma come, voi ancora dormite e riposate? Ecco, il momento è ormai vicino. Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani dei suoi nemici. Alzatevi, andiamo! Sta arrivando quello che mi tradisce”.
DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO
“Lo zio non mi diede il permesso di partire – per entrare al Carmelo – al contrario, mi proibì di parlargli della mia vocazione… Prima di far risplendere nella mia anima un raggio di speranza, Dio volle inviarmi un martirio ben doloroso che durò tre giorni. Mai come in questa prova ho compreso il dolore della Vergine Maria e di San Giuseppe quando cercavano Gesù Bambino. Mi trovavo in un trisie deserto. Era la notte! La notte profonda dell’anima… come Gesù nel giardino dell’agonia mi sentivo sola, non trovavo consolazione né sulla terra né in Cielo. Dio sembrava avermi abbandonata!!!” (Manoscritto A).
“Il mio desiderio di sofferenza è colmato, tuttavia l’attrattiva verso il dolore non diminuiva, così la mia anima condivise ben presto le sofferenze del mio cuore. L’aridità era il mio pane quotidiano, privata di ogni consolazione ero tuttavia la più felice delle creature, poiché i miei desideri erano soddisfatti “.
“Nostro Signore non ci chiede mai sacrifici al di sopra delle nostre forze. Talvolta, è vero il divino Salvatore ci fa sentire tutta l’amarezza del calice che presenta alla nostra anima. Quando ci chiede il sacrificio di tutto quello che vi è di più caro in questo mondo, è impossibile a meno di una grazia del tutto particolare, non gridare come lui nel giardino dell’agonia: Padre mio che si allontani da me questo calice!… Tuttavia sia fatta la tua Volontà e non la mia. È molto consolante pensare che Gesù il Dio Forte, ha conosciuto le nostre debolezze, ha tremato alla vista del calice amaro, quel calice che, un tempo, aveva così ardentemente desiderato bere” (Lettera 213 ).
“Non pensare che sia possibile amare senza soffrire, senza soffre molto… Soffiamo con amarezza, senza coraggio! Gesù ha sofferto con tristezza. Senza tristezza, forse che l’anima soffrirebbe?! E noi vorremmo soffre generosamente, nobilmente!… Che illusione! Non vorremmo cadere mai!” (Lettera 89).
“Gesù ci presenta un calice amaro, tanto quanto la nostra debole natura può sopportare… non ritiriamo le nostre labbra da questo calice preparato dalla mano di Gesù” (Lettera 87).
“Desideravo soffrire, e sono esaudita. Ho sofferto molto da parecchi giorni. Una mattina, durante il ringraziamento dopo la Comunione, ho provato come le angosce della morte… e con ciò nessuna consolazione”.
“Non avrei mai creduto possibile soffrire tanto! Mai! Mai! Non posso spiegarlo se non con i desidera ardenti che ho avuto di salvare le anime” (Ultimo Colloqui).
SECONDO MISTERO GESU’ VIENE FLAGELLATO
Ogni anno, per la Festa di Pasqua, il Governatore aveva l’abitudine di lasciare libero uno dei carcerati, quello che il popolo voleva. A quel tempo era in prigione un certo Barabba, un carcerato famoso. Così, quando si fu riunita una certa folla, Pilato domandò: “Chi volete che sia lasciato libero: Barabba, oppure Gesù detto Cristo?”. Perché sapeva bene che l’avevano portato da lui solo per odio.
Intanto i capi dei sacerdoti e le altre autorità riuscirono a convincere la folla che era meglio chiedere la liberazione di Barabba e la morte di Gesù. Il governatore domandò ancora: “Chi dei due volete lasci libero”? La folla rispose: “Barabba!”. Pilato continuò: “Che farò dunque di Gesù detto Cristo?”. Tutti risposero: “In croce!”. Pilato replicò: “Che cosa ha fatto di male?”. Ma quelli gridarono ancora più forte: “In croce! In croce!”.
Quando vide che non poteva far niente e che anzi la gente si agitava sempre di più Pilato fece portare un po’ d’acqua, si lavò le mani davanti alla folla e disse: “Io non sono responsabile della morte di quest’uomo! Sono affari vostri!”.
Tutto la gente rispose: “Il suo sangue ricada su di noi e sui i nostri figli”. Allora Pilato lasciò libero Barabba. Fece flagellare Gesù, poi lo consegnò ai soldati per farlo crocifiggere.
DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO
Gesù “vuole che le gioie le più belle si cambino in sofferenze, perché non avendo, per così dire, nemmeno il tempo di respirare a nostro piacimento, il nostro cuore si rivolga verso lui che solo è il nostro sole e la nostra gioia” (Lettera 149).
“Come te, Gesù vorrei essere flagellata e crocifissa… Vorrei morire scuoiata come San Bartolomeo… Come San Giovanni, vorrei essere immersa nell’olio bollente, vorrei subire tutti i supplizi inflitti ai martiri… come Giovanna d’Arco, mia sorella, vorrei sul roga mormorare il tuo nome, Gesù… ” (Manoscritto B).
“I miei desideri di martirio non sono nulla; non sono quei desideri che mi danno la fiducia illimitata che sento nel cuore. A dire il vero, sono ricchezze spirituali che rendono ingiusti quando ci si riposa in esse con compiacenza e si crede che siano qualcosa di grande… Questi desideri sono una consolazione, che Gesù talvolta accorda alle anime deboli come la mia (e queste anime sono numerose); ma quando non dona questa consolazione, si tratta di una grazia di elezione. Ricordi queste parole del Padre Pichon: I martiri hanno sofferto con gioia, e il Re dei martiri ha sofferto con tristezza. Sì, Gesù ha detto. Padre mio, allontana da me questo calice” (Lettera 197).
“Per essere la sposa di Gesù, occorre assomigliare a Gesù. Gesù è tutto sanguinante… Gesù brucia d’amore per noi… Guarda il suo volto adorabile! Guarda i suoi occhi spenti ed abbassati! Guardale quelle piaghe!… Fissa Gesù in volto… Là, tu vedrai come ci ama” (Lettera 87).
“Quando soffro molto, quando mi accadono delle cose penose, spiacevoli, invece di assumere un’aria triste, le affronto con un sorriso. All’inizio non mi riusciva sempre, ma ora è un’abitudine che sono felice di avere acquisita” (P.O. 15 febbraio 1911).
“Dio si è degnato di far passare l’anima mia attraverso molti generi di prove, ho molto sofferto da quando sono sulla terra, ma se nella mia infanzia ho sofferto con tristezza, ora non è più così che soffro, è nella gioia e nella pace, sono veramente felice di soffrire” (Manoscritto C).
“Questo piccolo bicchiere è l’immagine della mia vita… agli occhi della gente è sempre apparso loro che bevessi liquori squisiti e non era che amarezza. Dico amarezza, ma no! La mia vita non è mai stata amara, perché di ogni amarezza ho saputo fare la mia gioia e la mia dolcezza”.
TERZO MISTERO GESU’ CORONATO DI SPINE
Allora i soldati portarono Gesù nel palazzo del governatore e chiamarono tutto il resto della truppa. Gli tolsero i suoi vestiti e gli gettarono addosso una veste rossa. Prepararono una corona di rami spinosi e gliela misero sul capo, nella mano destra gli misero un bastone.
Poi incominciarono a inginocchiarsi davanti a lui e a dire ridendo: “Salve re dei Giudei!”.
Intanto gli sputavano addosso, gli prendevano il bastone e gli davano colpi sulla testa. Quando finirono di insultarlo, gli tolsero la veste rossa e lo rivestirono con i suoi abiti. Poi lo portarono via per crocifiggerlo.
DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO
“Gesù il tuo Volto ineffabile è l’astro che guida i miei passi. Lo sai bene, il tuo Volto adorabile è per me quaggiù un paradiso! L’amore scopre gli incanti del tuo Viso abbellito di pianti. Sorrido tra le mie lacrime quando contemplo i tuoi dolori. Oh! voglio per consolarti vivere ignorata su questa terra!… La tua bellezza, che sai nascondere, mi svela tutto il suo mistero e verso Te vorrei volare!..”. (Poesia 20 in prosa).
“Ricordati Gesù, Verbo di Vita, che tu m’amasti fino a morire per me, anch’io voglio amarti alla follia, anch’io voglio vivere e morire per Te. Lo sai, mio Dio, tutto ciò ch’io desidero è di farti amare ed essere un giorno martire. Io voglio morire d’amore, Signore, del mio desiderio! Ricordati…” (Poesia 24 in prosa).
Celina Il mattino della nostra vita è passato noi abbiamo goduto delle brezze profumate dell’aurora. Allora tutto ci sorrideva: Gesù ci faceva sentire la sua dolce presenza, ma quando il Sole ha preso forza il Benamato ci ha condotte nel suo giardino, ci ha fatto raccogliere la mirra della prova, separandoci da tutto e da Lui stesso”.
“Il tuo Volto è la mia sola Patria, è il mio Regno d’amore. Il mio ridente pascolo, il mio dolce sole di ogni giorno. È il Giglio della Valle, il cui misterioso profumo consola la mia anima esiliata e gli fa gustare la pace del Cielo”. (Poesia 20 in prosa).
“Il tuo Volto è la mia sola ricchezza! Non chiedo nient’altro di più. In esso mi nascondo senza sosta. Io ti rassomiglierò Gesù… In me lascia l’impronta Divina delle tue fattezze colme di dolcezza. Ben presto, diventerò santa e a Te attirerò i cuori. Perché possa raccogliere una bella messe dorata con le tue fiamme infiammami” (poesia 20 in prosa).
“Adesso non abbiamo più nulla da sperare sulla terra, più nulla oltre la sofferenza e ancora la sofferenza. Quando avremo finito, la sofferenza sarà ancora là a tenderci le braccia. Oh che sorte degna d’invidia! I Cherubini in Cielo invidiano la nostra fortuna” (Lettera 83).
“Fino ai quattordici anni, ho praticato la virtù senza sentirne la dolcezza; desideravo la sofferenza senza pensare di farne la mia gioia. È una grazia che mi è stata concessa più tardi. La mia anima rassomiglia a un bell’albero i cui fiori cadono in fretta appena si sono dischiusi”.
QUARTO MISTERO GESU’ SALE IL CALVARIO
Presero Gesù e lo portarono via.
Lungo la strada, fermarono un certo Simone, originario di Cirene, che tornava dai campi. Gli caricarono sulle spalle la croce e lo costrinsero a portarla dietro a Gesù.
Erano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
Gesù si voltò verso di loro e disse: “Donne di Gerusalemme, non piangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli. Ecco verranno giorni nei quali si dirà: ‘Beate le donne che non possono avere bambini, quelle che non hanno mai avuto figli e quelle che non ne hanno mai allattato’.
Allora la gente comincerà a dire ai monti: ‘Franate su di noi’ e alle colline: ‘Nascondeteci’. Perché se si tratta così il legno verde, che ne sarà di quello secco?”.
DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO
“Vivere d’Amore, non è fissare sulla terra la tenda in cima al monte Tabor, ma con Gesù, è salire al Calvario, è considerare la Croce come un tesoro!… In Cielo mi sarà dato di gioire per sempre, là, la prova non ci sarà più. Ma nell’esilio, io voglio nella sofferenza, Vivere d’Amore” (Poesie 17 in prosa).
“Vivere d’Amore, è dare senza misura, senza reclamare qua in terra il salario. Ah! Senza contare dono essendo ben sicura, che quando si ama non si calcola più!… Al Cuore Divino, debordante di tenerezza, ho dato tutto… leggera io corro, non possiedo che questa sola mia ricchezza: Vivere d’Amore” (Poesia 17 in prosa).
“Vivere d’Amore, è asciugare il tuo Volto ed ottenere il perdono ai peccatori. O Dio d’Amore che ritornino nella tua grazia! E che per sempre benedicano il tuo Nome. Fin nel mio cuore risuona la bestemmia, per cancellarla voglio cantare per sempre: il tuo Sacro Nome adoro e amo. Vivo d’Amore!… ” (Poesia 17 in prosa).
“Perché spaventarti di non poter portare questa croce senza la debolezza? Gesù sulla via del Calvario è caduto ben tre volte, e tu – Celina – povera piccola, tu non vorresti essere simile al tuo Sposo, tu non vorresti cadere cento volte, se è necessario, per dargli prova del tuo amore, risollevandoti con maggior forza di prima della tua caduta!… Celina… Gesù deve amarti con un amore particolare per provarti così. Sappi che ne sono quasi gelosa! A quelli che amano di più egli ne dona di più a quelli che amano di meno egli ne dona meno!” (Lettera 81).
“Ricordati’ che il tuo Molto divino tra i tuoi fu sempre sconosciuto, a me hai lasciato la dolce tua immagine e tu lo sai io ben ti ho riconosciuto… Sì ti riconosco, tutto velato di lacrime, Molto dell’Eterno, e ne scopro il fascino Gesù. Di tutti i cuori che il tuo pianto accolgono! Ricordati” (Poesia 24 in prosa).
“Esiliandoti, per amore, sulla terra Divino Gesù tu t’immolasti per me! Mio Benamato, prendi la mia vita tutta intera voglio soffrire, voglio morire per te… Signore, tu ce l’hai detto tu stesso… Non si può far nulla di più che di morire per quelli che si ama. E l’Amore mio supremo sei Tu Gesù!… Si fa tardi il giorno ormai declina: vieni a guidarmi, Signore, sul mio cammino. Con la tua Croce, salgo la collina… Resta con me, Celeste Pellegrino… La voce tua echeggia nella mia anima: voglio rassomigliarti Signore. La sofferenza, io la reclamo, la tua parola di fiamma brucia il mio cuore!” (Poesia 31 in prosa).
QUINTO MISTERO LA CROCIFISSIONE
Quando furono arrivati sul posto detto “luogo del cranio”, prima crocifissero Gesù e poi i due malfattori: uno a destra e l’altro a sinistra di Gesù.
Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. I soldati intanto si divisero le vesti di Gesù, tirandole a sorte. La gente stava a guardare. I capi del popolo invece si facevano beffe di Gesù gli dicevano: “Ha salvato tanti altri, ora salvi se stesso, se egli è veramente il messia scelto da Dio”. Anche i soldati lo schernivano: si avvicinavano a Gesù, gli davano a bere aceto e gli dicevano: “Se tu sei davvero il re dei Giudei salva te stesso!”. Sopra il capo di Gesù avevano messo un cartello con queste parole: “Quest’uomo è il re dei Giudei”. I due malfattori intanto erano stati crocifissi con Gesù. Uno di loro, insultandolo diceva: “Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi!”. L’altro invece si mise a rimproverare il suo compagno e disse: “Tu che stai subendo la stessa condanna non hai proprio nessun timore di Dio? Per noi due è giusto scontare il castigo per ciò che abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male. Poi aggiunse: “Gesù ricordati di me quando sarai nel tuo regno”. Gesù gli rispose: “Ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso”.
Verso mezzogiorno si fece buio per tutta la regione fino alle tre del pomeriggio. Il sole si oscurò e il grande velo del tempio si squarciò a metà. Allora Gesù gridò a gran voce: “Padre, nelle tue mani affido la mia vita”.
Dopo queste parole morì.
DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO
“… Una domenica guardando un’immagine di Nostro Signore in Croce, venni colpita dal sangue che colava da una delle sue mani divine. Provai una pena grande e molto viva pensando che questo sangue cadeva a terra senza che nessuno si avvicinasse per raccoglierlo. Decisi di tenermi in spirito ai piedi della croce per ricevere la Divina rugiada che ne colava, comprendendo che avrei voluto in seguito spargerla sulle anime… Il grido di Gesù sulla Croce risuonava così continuamente nel mio cuore: Ho sete!. Queste parole accendevano in me un ardore sconosciuto… Volevo dare da bere al mio Amato e sentivo me stessa divorata dalla sete delle anime… Non erano ancora le anime dei sacerdoti che mi attiravano, ma quelle dei grandi peccatori, bruciavo dal desiderio di strapparli alle fiamme eterne… ” (Manoscritto A 45 V° ).
“Il grande Dio che il Cielo adora vive in me, notte e giorno, prigioniero. La tua dolce voce ad ogni ora m’implora e mi ripete. Ho sete! Ho sete d’Amore! Sono anch’io tua prigioniera e voglio ripetere a mia volta la tenera e divina tua preghiera: mio Benamato, mio Fratello io ho sete d’Amore!… Io ho sete d’Amore, colma la mia speranza aumenta in me, Signore, il tuo divino Fuoco io ho sete d’Amore, ben grande è la mia sofferenza. Ah! vorrei volare da te, mio Dio!… L’Amore tuo è il solo mio martirio. Più io lo sento bruciare in me e più l’anima mia ti desidera… Gesù fa ch’io spiri d’Amore per Te!!!… ” (Poesia 3, in prosa).
“Sulla Croce dal tuo Cuore sfuggì un grido Ah! nel mio cuore, Gesù è impresso e della tua sete condivido l’ardore e più mi sento bruciata delle tue divine fiamme più sono assetata di donarti delle anime. La sete d’amore di cui io brucio, notte e giorno, Ricordati” (Poesia 24 in prosa).
“Un tempo quando ero ancora nel mondo, svegliandomi al mattino pensavo a quello che mi sarebbe capitato di bello o di brutto durante la giornata: se non prevedevo che delle noie, mi alzavo triste. Ora, è tutto il contrario, pensando alle pene, alle sofferenze che mi attendono, mi alzo tanto più contenta e piena di coraggio prevedendo più occasioni per testimoniare il mio amore a Gesù e di guadagnare da vivere per i miei figli, poiché sono madre delle anime. Poi, bacio il mio crocifisso, lo poso delicatamente sul cuscino per tutto il tempo che mi vesto e gli dico: Gesù voi avete già lavorato abbastanza e abbastanza pianto durante i trentatré anni di vita su questa povera terra! Oggi riposatevi… È il mio turno di combattere e di soffrire”.
SALVE REGINA…
LITANIE a Gesù e a Maria secondo la spiritualità di s. Teresa di Gesù bambino
Signore, pietà……………………………………. Signore, pietà Cristo, pietà…………………………………………. Cristo, pietà Signore, pietà……………………………………. Signore, pietà Cristo, ascoltaci…………………………….. Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici…………………….. Cristo, esaudiscici Padre Celeste, che sei Dio…………… abbi pietà di noi Figlio, redentore del mondo……….. abbi pietà di noi Spirito Santo, che sei Dio…………….. abbi pietà di noi Santa Trinità, unico Dio………………. abbi pietà di noi Gesù, Volto dell’amore infinito……………. pietà di noi Gesù, Volto dell’amore nascosto e annientato……… Gesù, Volto dell’Amore che si rivela……. pietà di noi Gesù, Volto dell’amore che chiede amore… pietà … Gesù, mia sola patria……………………………. pietà di noi Gesù, mio reame d’amore……………………. pietà di noi Gesù, mio prato ridente……………………….. pietà di noi Gesù, mio dolce sole quotidiano………… pietà di noi Gesù, mio riposo…………………………………… pietà di noi Gesù, mia dolcezza……………………………….. pietà di noi Gesù, mia lira melodiosa……………………… pietà di noi Gesù, mio dolce Salvatore…………………… pietà di noi Gesù, mia sola ricchezza……………………… pietà di noi Gesù, mio solo Amore………………………….. pietà di noi Gesù, il cui profumo respira nel Vangelo…… pietà… Gesù, incantato dall’amore audace della Maddalena pietà di noi Gesù, primo e solo amico…………………….. pietà di noi Gesù, fratello prediletto………………………. pietà di noi Gesù, maestro per istruire le anime…… pietà di noi Gesù, mio Diletto………………………………….. pietà di noi Gesù, Amato bene………………………………… pietà di noi Gesù, Amore misericordioso………………. pietà di noi Gesù, Amore da far amare…………………… pietà di noi Gesù, dolce Sposo divino…………………….. pietà di noi Gesù, mio Signore e Re………………………… pietà di noi Gesù, mia sola pace e felicità………………. pietà di noi Santa Maria……………………………………….. prega per noi Santa Madre di Dio…………………………… prega per noi Amata da Dio più del Paradiso………… prega per noi Madre Celeste……………………………………. prega per noi Madre diletta…………………………………….. prega per noi Madre e Regina…………………………………. prega per noi Nostra Signora delle Vittorie…………… prega per noi Tu, specchio del Vangelo…………………. prega per noi Tu, pienezza di gioia…………………………. prega per noi Tu che fai trasalire il cuore………………. prega per noi Tu, latte verginale…………………………….. prega per noi Tu che sei vissuta di fede…………………. prega per noi Tu, più tenera delle Madri……………….. prega per noi Tu che sorpassi lo splendore di tutti i beati…………. Tu che accresci lo splendore degli eletti…… prega… Tu, maestra delle virtù nascoste…….. prega per noi Tu, maestra di carità ardente………….. prega per noi Tu, perfettamente imitabile…………….. prega per noi Vergine Maria……………………………………. prega per noi Vergine Immacolata…………………………. prega per noi Vergine del sorriso……………………………. prega per noi Esente dalla colpa originale…………….. prega per noi Dolce Stella, che doni Gesù e ci unisci a Lui………….. Regina del Cielo………………………………… prega per noi Regina dei martiri…………………………….. prega per noi Regina degli Angeli…………………………… prega per noi Regina degli Eletti…………………………….. prega per noi Madre e bellezza del Carmelo…………. prega per noi Regina della famiglia………………………… prega per noi Regina della pace…………………………….. prega per noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo……….. perdonaci Signore Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo……….. esaudiscici Signore Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo……….. abbi pietà di noi. Prega per noi, Madre e Decoro del Carmelo…………. affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo
Preghiera finale: O Dio, nostro Padre, che apri le porte del tuo regno agli umili e ai piccoli, fa’ che seguiamo con serena fiducia la vita tracciata da santa Teresa di Gesù Bambino, perché anche a noi si riveli la gloria del tuo volto. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Amen
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