MEDJUGORJE: DOPO UN PELLEGRINAGGIO TESTIMONIATE

Quando tornate da Medjugorje dovete testimoniare, non avere vergogna, e senza obbligare nessuno a credere

MEDJUGORJE: DOPO UN PELLEGRINAGGIO TESTIMONIATE
Veggente Jakov

MEDJUGORJE: DOPO UN PELLEGRINAGGIO TESTIMONIATE

La mia vita con la Madonna: un veggente si confessa e ci ricorda… 

Jakov Colo racconta: Io avevo dieci anni quando la Madonna apparve la prima volta e prima di allora non avevo mai pensato ad un’apparizione.

Vivevamo qui in paese: era abbastanza povero, non c’erano notizie, non sapevamo di altre apparizioni, né di Lourdes, né di Fatima, né di altri posti dove è apparsa la Madonna.

Poi anche un bambino di dieci anni non pensa veramente all’apparizione, a Dio, a quell’età. Ha nella sua testa altre cose più importanti per lui: stare con gli amici, giocare, non pensare alla preghiera.

 

La prima visione della Madonna

Però quando ho visto per la prima volta, sotto la montagna, una figura di donna che ci invitava a salire su, nel mio cuore ho sentito subito qualcosa di speciale.

Ho subito capito che la mia vita sarebbe cambiata totalmente.
Quando poi siamo saliti su, quando abbiamo visto da vicino la Madonna, quella sua bellezza, quella pace, quella gioia che ti trasmetteva, in quel momento per me non c’era nient’altro.
In quel momento esisteva solo Lei e nel mio cuore c’era soltanto il desiderio che quell’apparizione si ripetesse ancora, che avremmo potuto rivederla.
La prima volta che l’abbiamo vista, per la gioia e l’emozione non abbiamo potuto dire neanche una parola; abbiamo soltanto pianto dalla gioia e pregato che ciò si ripetesse nuovamente.
Lo stesso giorno, quando siamo ritornati nelle nostre case si è presentato il problema: come dire ai nostri genitori che avevamo visto la Madonna?
I nostri genitori
Ci avrebbero detto che eravamo matti! Infatti all’inizio la loro reazione non è stata per niente bella.
Vedendo noi, il nostro comportamento, (come diceva la mia mamma, ero così diverso che non volevo più uscire con gli amici, volevo andare alla Messa, volevo andare a pregare, volevo salire sulla montagna delle apparizioni), hanno incominciato a credere e io posso dire che in quel momento è iniziata la mia vita con la Madonna.
L’ho vista per diciassette anni. Si può dire che sono cresciuto con Lei, ho imparato tutto da Lei, tantissime cose che prima non sapevo.
Quando la Madonna è venuta qui ci ha invitati subito ai suoi messaggi principali che per me erano del tutto nuovi, per esempio la preghiera, le tre parti del Rosario.
Mi chiedevo:
perché pregare le tre parti del Rosario, e che cos’è il Rosario? Perché fare il digiuno? e non capivo a che cosa servisse, che cosa volesse dire convertirsi, perché pregare per la pace.
Erano tutte cose nuove per me. Però fin dall’inizio ho capito una cosa:
per accettare tutto quello che la Madonna ci dice, occorre soltanto aprirci totalmente a lei.
La Madonna tante volte dice nei suoi messaggi: basta che voi apriate il vostro cuore a me e al resto penso io.
Così io ho capito, ho dato la mia vita nelle mani della Madonna. Le ho detto di guidarmi affinché tutto quello che avrei fatto fosse la sua volontà, così è iniziato anche il mio cammino con la Madonna.
La Madonna ci ha invitati alla preghiera e raccomandava di far ritornare il Santo Rosario nelle nostre famiglie perché diceva che non c’è cosa più grande che può unire la famiglia come il pregare insieme il Santo Rosario, in modo particolare con i nostri figli.
Io vedo che tante persone quando vengono qui mi chiedono: mio figlio non prega, mia figlia non prega, cosa dobbiamo fare? E io chiedo loro:
avete qualche volta pregato con i vostri figli? Tanti dicono di no, quindi non possiamo aspettarci che i nostri figli preghino all’età di vent’anni quando fino allora non hanno mai visto la preghiera nelle loro famiglie, non hanno mai visto che esiste Dio nelle loro famiglie.
Noi dobbiamo essere d’esempio ai nostri figli, noi dobbiamo insegnar loro, non è mai troppo presto per insegnare ai nostri figli.
Non devono all’età di 4 o 5 anni pregare con noi tre parti del Rosario, ma almeno dedicare un tempo per Dio, per capire che Dio deve essere al primo posto nelle nostre famiglie. (…) La Madonna perché viene? Viene per noi, per il nostro futuro. Lei dice: vi voglio salvare tutti e consegnarvi un giorno come il più bel bouquet a mio Figlio. 
Quello che noi non capiamo è che la Madonna qui viene per noi.
Come è grande il suo amore per noi! Lei dice sempre che con la preghiera e con il digiuno possiamo fare tutto, perfino fermare le guerre. Dobbiamo capire i messaggi della Madonna, ma dobbiamo prima capirli nel nostro cuore. Se non apriamo il nostro cuore alla Madonna, non possiamo fare niente, non possiamo accettare i suoi messaggi. Io dico sempre che è grande l’amore della Madonna e in questi 18 anni ce l’ha dimostrato tantissime volte, ripetendo sempre gli stessi messaggi per la nostra salvezza. Pensate a una madre che dice sempre al figlio: fai questo e fai quello, lui alla fine non lo fa e noi rimaniamo male.
Nonostante ciò la Madonna continua a venire qui e ad invitarci ancora agli stessi messaggi. Basta guardare il suo amore tramite il messaggio che ci dà il 25 del mese, in cui ogni volta alla fine dice: grazie per aver risposto alla mia chiamata. Come è grande la Madonna quando ci dice “grazie perché abbiamo risposto alla sua chiamata”.
Invece siamo noi quelli che dovrebbero dire in ogni secondo della nostra vita grazie alla Madonna perché viene qui, perché viene a salvarci, perché viene ad aiutarci.
La Madonna ci invita anche alla preghiera per la pace perché Lei è venuta qui come Regina della pace e con la sua venuta ci porta pace e Dio ci dà la sua pace, noi dobbiamo solamente deciderci se vogliamo la sua pace.
Tanti si sono chiesti all’inizio perché la Madonna insisteva tanto sulla preghiera per la pace, perché noi in quel momento avevamo la pace.
Poi però hanno capito perché la Madonna insisteva così tanto, perché diceva con la preghiera e con il digiuno potete fermare anche le guerre. Dopo dieci anni dai suoi inviti quotidiani alla preghiera per la pace, qui è scoppiata la guerra.
Sono sicuro dentro il mio cuore che se tutti avessimo accettato i messaggi della Madonna, tante cose non sarebbero successe. Non solo la pace nella nostra terra ma anche in tutto il mondo.
Tutti dovete essere suoi missionari e portare i suoi messaggi.
Lei ci invita anche a convertirci, ma dice che per prima cosa dobbiamo convertire il nostro cuore, perché senza la conversione del cuore non possiamo arrivare a Dio.
E poi è logico che se non abbiamo Dio nel nostro cuore, non possiamo accettare neanche quello che la Madonna ci dice; se non abbiamo la pace nel cuore, non possiamo pregare per la pace nel mondo.
 Tante volte sento dire dai pellegrini: “io sono arrabbiato con mio fratello, io gli ho perdonato ma è meglio che stia lontano da me”.
Questa non è pace, non è perdono, perché la Madonna ci porta il suo amore e noi dobbiamo dimostrare amore per il prossimo e amare tutti.
Dobbiamo prima perdonare a tutti per avere la pace nel cuore.
Tanti quando vengono a Medjugorje dicono: forse vedremo qualche cosa, forse vedremo la Madonna, il sole che gira… Ma io dico a tutti quelli che vengono qui che la cosa principale, il più grande segno che Dio può darvi, è proprio la conversione.
È quello il più grande segno che ogni pellegrino può avere qui a Medjugorje.
Cosa potete portare da Medjugorje come ricordo?
Il più grande souvenir di Medjugorje sono i messaggi della Madonna:
dovete testimoniare, non avere vergogna. Solamente dobbiamo capire che non possiamo obbligare nessuno a credere.
Ciascuno di noi ha la libera scelta di credere o no, noi dobbiamo testimoniare ma non soltanto con le parole.
Potete fare nelle vostre case dei gruppi di preghiera, non occorre essere duecento o cento, possiamo anche essere in due o tre,
ma il primo gruppo di preghiera deve essere la nostra famiglia, poi dobbiamo accettare gli altri e invitarli a pregare con noi. 
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