Commento al messaggio del 25 Maggio 2023 – padre Silvano A.

Commento al messaggio del 25 Maggio 2023 - padre Silvano A.

Commento al messaggio del 25 Maggio 2023 – padre Silvano A.

 

COMMENTO AL MESSAGGIO DEL 25 MAGGIO 2023

 

1^ decina: “CARI FIGLI! VI INVITO AD ANDARE NELLA NATURA E A PREGARE PERCHÉ L’ALTISSIMO PARLI AL VOSTRO CUORE E PERCHÉ SENTIATE LA FORZA DELLO SPIRITO SANTO PER TESTIMONIARE L’AMORE CHE DIO HA PER OGNI CREATURA. IO SONO CON VOI ED INTERCEDO PER TUTTI VOI. GRAZIE PER AVER RISPOSTO ALLA MIA CHIAMATA.”

 

2^ decina: CARI FIGLI! VI INVITO AD ANDARE NELLA NATURA E A PREGARE PERCHÉ L’ALTISSIMO PARLI AL VOSTRO CUORE E PERCHÉ SENTIATE LA FORZA DELLO SPIRITO SANTO PER TESTIMONIARE L’AMORE CHE DIO HA PER OGNI CREATURA.

Dio ci parla attraverso la natura e la natura parla di Dio. Anch’essa, infatti, porta l’impronta e l’immagine del suo Creatore. San Francesco d’Assisi ha pregato quasi sempre immerso nella natura; ricordiamo, ad esempio, le sue quaresime sull’isola Maggiore del lago Trasimeno e sul monte della Verna. Gli Appennini sono pieni di luoghi, immersi nel verde, dove san Francesco si ritirava in preghiera. Probabilmente nessun santo ha saputo cogliere, come lui, l’immagine del Creatore presente nella natura e l’amore che Dio ha per ogni sua creatura. San Francesco ne ha reso una bellissima testimonianza attraverso il suo “Cantico delle Creature”. Vale la pena di riascoltarne almeno una parte nel suo italiano medioevale ancora ben comprensibile ed efficace:

“… Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual’è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l’hai formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dai sustentamento.

Laudato si’, mi Signore, per sor’Acqua. la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fior et herba…”

(Francesco d’Asssisi, Il Cantico delle Creature)

 

3^ decina: CARI FIGLI! VI INVITO AD ANDARE NELLA NATURA E A PREGARE PERCHÉ L’ALTISSIMO PARLI AL VOSTRO CUORE E PERCHÉ SENTIATE LA FORZA DELLO SPIRITO SANTO

Recentemente anche un papa, Giovanni Paolo II, ha avuto un grande amore per la natura, in particolare per la montagna e dal contatto con la natura ha tratto grande forza nella sua crescita spirituale. Quasi tutti i martedì fuggiva dal Vaticano per immergersi nella natura che lo ispirava e ristorava e questa è una sua riflessione pronunciata in Val Visdende: “Davanti a questo panorama di prati, di boschi, di torrenti, di cime svettanti noi ritroviamo il desiderio di ringraziare Dio per le meraviglie delle sue opere. Vogliamo ascoltare in silenzio la voce della natura al fine di trasformare in preghiera la nostra ammirazione. Queste montagne, infatti, suscitano nel cuore il senso dell’infinito, con il desiderio di sollevare la mente verso ciò che è sublime. Queste meraviglie le ha create lo stesso autore della bellezza.”. (Giovanni Paolo II, omelia, 12 luglio 1987 in Val Visdende). Quando era ancora un giovane sacerdote a Cracovia, Karol Wojtiwa portava spesso i giovani universitari di cui era cappellano, a pregare in mezzo alla natura e questo favoriva il loro contatto con il Creatore, ed era più facile parlare della bellezza e dell’amore Dio.

 

4^ decina: CARI FIGLI! VI INVITO AD ANDARE NELLA NATURA E A PREGARE PERCHÉ L’ALTISSIMO PARLI AL VOSTRO CUORE E PERCHÉ SENTIATE LA FORZA DELLO SPIRITO SANTO

Gesù stesso ha pregato immerso nella natura, il vangelo ce lo mostra spesso in preghiera su di un monte, oppure appartato in un luogo solitario. Frequentemente con Gesù erano presenti i suoi apostoli, che condividevano i suoi viaggi in mezzo alla natura della Terra Santa. È immerso nella natura che Gesù istruisce i suoi apostoli e le folle: ricordiamo, ad esempio, il discorso della montagna sulle beatitudini (Mt 5) o la moltiplicazione dei pani e dei pesci in riva al lago di Genezaret. Gesù prende spesso spunto dalla natura per rendere comprensibili le cose del Cielo: “il regno dei cieli è simile a un granello di senapa…” (Lc 13,19), “Il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci…” (Mt 13,47). Gesù, inoltre, utilizza l’immagine degli uomini che vivono e lavorano nella natura per spiegare la sua missione: il pastore che va in cerca della pecorella smarrita; il contadino che esce a seminare e parte del seme cade sui sassi e altro su terreno buono (cfr. Lc8). Gesù fa uso del libro della natura anche per parlare del Padre Celeste, della sua provvidenza che veste i gigli dei campi e nutre gli uccelli del cielo e si occupa ancor di più degli uomini (cfr. Mt 6). E per parlare della sua magnanimità “che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti” (Mt 5,45).

 

5^ decina: CARI FIGLI! VI INVITO AD ANDARE NELLA NATURA E A PREGARE PERCHÉ L’ALTISSIMO PARLI AL VOSTRO CUORE… IO SONO CON VOI

La natura è davvero un segno della generosità di Dio verso l’uomo, basta guardare la vastità dell’oceano e del cielo e dell’universo per rendersi conto delle dimensioni di questa generosità che ci abbraccia e che ci viene offerta. Nella natura l’uomo trova tutto ciò che serve al nutrimento del suo corpo e ciò che può rafforzare la sua anima: è significativo che due giganti dello spirito, come san Francesco e san Giovanni Paolo II, abbiano tratto tanto vigore e nutrimento per la loro vita spirituale dal contatto con la natura. Maria desidera che anche noi facciamo l’esperienza di pregare nella natura per arricchirci della bellezza e dell’amore che Dio vuole comunicarci. Per rispondere a questo invito si può semplicemente fare una camminata in mezzo alla natura accompagnata da un momento di preghiera. Se questa esperienza la si fa in due, è sicuramente più bella e più ricca. Il massimo sarebbe scegliere un posto bello: al lago, presso una cascata, al mare, oppure in montagna o in un luogo panoramico e organizzare lì un momento di preghiera con il proprio Cenacolo, anche solo un rosario: quanta pace e quanta bellezza Dio potrebbe mettere nel nostro cuore, perché è nella condivisione di ciò che lo Spirito suggerisce a uno e all’altro che si può cogliere la ricchezza di questo incontro con Dio. Inoltre, Maria desidera essere partecipe a questo incontro e accompagnarci: “IO SONO CON VOI”. Maria ci aiuterà a leggere il libro della natura e a scoprire in essa la presenza del Creatore e alla fine della preghiera potremo cantare insieme a lei il nostro magnificat. Immagino che un momento così sia molto bello e spero vivamente che qualche Apostolo in modo personale e qualche Cenacolo possa fare questa esperienza.

Il Signore Gesù vi benedica e attraverso la natura riempia il vostro cuore di pace e di bellezza

p. Silvano

 

Testo in formato PDF 

 

 

Messaggio del  25 maggio 2023 a Marjia

‘’Cari figli! Vi invito ad andare nella natura

e a pregare perché l’Altissimo parli al vostro cuore

e perché sentiate la forza dello Spirito Santo,

per testimoniare l’amore che Dio ha per ogni creatura.

Io sono con voi ed intercedo per tutti voi.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

 

Siamo in attesa di ricevere il commento al messaggio del 25 Maggio 2023 di padre Silvano Alfieri 

 

Per scaricare il testo in formato PDF clicca sul link che segue:

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