Joshua dopo 80 cicli di Chemioterapie e 17 Radioterapie per i suoi 22 Tumori viene dato per Spacciato Ma….

Joshua dopo 80 cicli di Chemioterapie e 17 Radioterapie, per i suoi 22 Tumori viene, dato per Spacciato Ma….

“Se veramente la Madonna vuole che tu parta, vedrai che le piastrine si alzeranno, e tu partirai”

Una famiglia di Putignano, in provincia di Bari, il 2 luglio 2009 arriva a Medjugorje con il proprio bambino Joshua, di due anni e mezzo, al quale rimangono pochi giorni di vita.
Il bambino è affetto da una forma di neuroblastoma mediastinico tra il cuore e i polmoni, gravissima, con infiltrazione midollare e metastasi scheletriche.

Joshua dopo 80 cicli di Chemioterapie e 17 Radioterapie per i suoi 22 Tumori viene dato per Spacciato Ma….

Praticamente il bambino ha nel suo piccolo corpicino 22 tumori. Joshua viene curato presso l’oncologico pediatrico di San Giovanni Rotondo, e, per 8 mesi, viene sottoposto a 80 cicli di chemioterapie, 17 radioterapie in anestesia generale e un processo di autotrapianto, ovvero 11 chemioterapie in 4 giorni.
Malgrado ciò il bambino è in fin di vita, senza possibilità di guarigione e i genitori, disperati, decidono di partire e di affidarlo alla Madonna. Joshua già all’età di due tre mesi presenta occhio sinistro gonfio e semiaperto, il pediatra dice che è un problema oculistico e che deve sottoporsi a una visita specialistica all’età di due anni. Ma qualcosa non va, i genitori decidono di portarlo ad un controllo presso il primario di Oncologia dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo.
Pensano sia affetto da una piccola ciste, le radiografie dicono che non vi è nulla, ma la Tac rileva un neuroblastoma mediastino con infiltrazione midollare e metastasi scheletrica. Joshua ha un tumore in tutto il corpo, dalla testa ai piedi, esclusi gli organi, un tumore alle ossa del cranio che si sta diffondendo nel cervello, e l’occhio aperto e semigonfio che presentava dall’inizio nasconde un tumore dietro l’occhio.
Il primario chiama i genitori e dice “Vostro figlio ha cinque giorni di vita….noi domani iniziamo la terapia. Il bambino ha dolori fortissimi, il neuroblastoma e’ al quarto stadio, si deve intervenire in maniera urgentissima. La devastazione totale ha invaso il corpo e l’anima di questi poveri genitori, lei figlia di sordomuti, che hanno desiderato tanto questo primo figlio e lo hanno atteso per ben otto anni felici del suo nascere sano senza patologie.
Dopo i primi 8 cicli di chemioterapia i genitori vorrebbero portarlo a Medjugorje per chiedere una grazia ma il viaggio è impossibile. Joshua ha solo 5000 piastrine, con la seconda trasfusione le piastrine salgono a 40.000, il terzo giorno, la piccola famigliola ha l’aereo alle 18,00 per Medjugorje, ma il medico avverte i genitori che le piastrine non saliranno mai oltre le 60.000 e quell’aereo non potranno prenderlo mai.
Ma una signora lì accanto, ascoltata la conversazione, dice alla mamma : “Se veramente la Madonna vuole che tu parta, vedrai che le piastrine si alzeranno, e tu partirai. E le piastrine da 5.000, 40.000, arrivano a 160.000 e il primo miracolo è già arrivato, e Joshua e la sua famiglia partono per Medjugorje.
Joshua dopo 80 cicli di Chemioterapie e 17 Radioterapie per i suoi 22 Tumori viene dato per Spacciato Ma….
A Medjugorie è tutto molto bello, arriva Paolo Brosio in bicicletta, vede Joshua che oramai è senza capelli, senza ciglia e senza sopracciglia, prende il bambino, sale sul Probrdo pieno di fango e sui sassi scivolosi e arriva sotto la croce in attesa dell’apparizione mensile a Mirjana del due del mese. Durante l’apparizione il bambino è sereno, tranquillo e resta buono tutto il tempo. Tornati da Medjugorje inizia ad accadere qualcosa di straordinario.
Dopo la tac la dottoressa Milionico entra in stanza e dice ai genitori Miracolosamente il tumore è praticamente sparito Le condizioni cliniche del bambino migliorano, il bambino cammina speditamente, non vi sono più le metastasi ossee né polmonari, una sola metastasi è rimasta dietro il polmone ma è diminuita da 7 a 3 centimetri.
“Sono passati nove mesi” racconta tra le lacrime la mamma
Joshua ha ancora una piccola massa dietro il polmone, io prego sempre Dio per avere la forza di sorridere, perché la prima settimana, appena avuta la notizia della sua guarigione, piangevo ogni giorno , e Joshua mi girava il viso e mi diceva: -Mamma ridi-. Da quel momento ho capito che Joshua era un grande ometto , ha affrontato tutto come una persona grande, senza lamentarsi mai. Io ringrazio Dio perché Joshua poteva morirmi tra le braccia se avessi ascoltato quell’ecografo, ma una voce mi ha detto -Vai a San Giovanni Rotondo e fai curare tuo figlio-. E’ chiaro che se la Madonna ci ha messo le mani, ce le metterà fino alla fine.”
E così è stato, Joshua pochi mesi dopo è stato operato a Firenze e i medici sono riusciti ad asportare totalmente la massa tumorale rimasta.
Fonte web
Joshua dopo 80 cicli di Chemioterapie e 17 Radioterapie viene dato per spacciato..ma
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