Molti dei pensieri che ci arrivano alla mente sono tentazioni di satana

Molti dei pensieri che ci arrivano alla mente sono tentazioni di satana

Molti dei pensieri che ci arrivano alla mente sono tentazioni di satana

 

Non possiamo negare che satana è il tentatore e il pervertitore dell’umanità.


Egli lotta con tutte le sue forze e le sue maledette intuizioni angeliche per sottrarci a Gesù e gettarci nella disperazione e poi con sé nell’inferno.

Non rimane fermo neanche un istante, pensa, progetta ed agisce per colpirci nel punto più debole e distruggere così la nostra resistenza.

Soprattutto, cerca di indebolirci distraendoci dalla preghiera, ispirandoci tante cose, anche buone, pur di non farci più pregare.

A tal proposito leggiamo questo messaggio:

“Quando sentite fiacchezza nella vostra preghiera, non vi fermate ma continuate a pregare con tutto il cuore”.

E non date retta al corpo, ma raccoglietevi completamente nel vostro spirito.

Pregate con forza ancora maggiore così che il vostro corpo non vinca lo spirito e la vostra preghiera non sia vuota.

Tutti voi che sentite fiacchezza nella preghiera, pregate con maggior ardore, lottate e meditate su quello per cui pregate.

Non lasciate che nella preghiera vi inganni un qualunque pensiero.

Allontanate tutti i pensieri, eccetto quelli che uniscono Me e Gesù a voi.


“SCACCIATE GLI ALTRI PENSIERI CON I QUALI SATANA VUOLE INGANNARVI E PORTARVI LONTANO DA ME” (27 febbraio 1985).

È un messaggio chiaro sull’azione di satana verso i deboli, coloro che pregano poco o male e sono incapaci di governare i pensieri che arrivano alla mente,

di discernere ed intuire la provenienza di una idea, tanto da lasciarsi condizionare da qualsiasi pensiero che arriva alla mente.

Molti dei pensieri che ci arrivano alla mente sono tentazioni di satana e ci distraggono, rendono la preghiera vuota, senza amore e fiducia. Sappiamo che satana non riposa mai.

I nostri pensieri arrivano anche da satana, è lui il principale deviatore della nostra Fede, è lui che ci vuole sempre allontanare dalla verità del Vangelo.

Ma c’è anche il nostro spirito umano a darci sensazioni contrarie alla verità, se viviamo con poca fedeltà la nostra Fede.

L’attacco di satana contro l’umanità e contro la Chiesa Cattolica è diventato spietato già nei decenni passati,

sono successi tanti e strani fatti nel mondo da suscitare apprensione in molte persone.

Per questo sorge l’apparizione della Madonna a Medjugorje, considerata vera e straordinaria anche da molti Cardinali e Vescovi.

Chi ha lo Spirito di Dio, legge con facilità i segni di questi tempi, si rende conto che il mondo adesso è in mano a satana;

invece, chi non ha lo Spirito di Dio, non comprende quanto di terrificante sta preparando satana contro l’umanità.

Sembra che tutto vada bene, anzi, mai andato meglio perché questa vita così è un vero godimento, si può soddisfare ogni piacere, ogni istinto che arriva alla mente.

In quelle persone in cui satana è padrone, nasce la fortissima rabbia mischiata

 all’odio contro Medjugorje e contro la Madonna, arrivano a pronunciare offese pesanti contro la Madre di Dio,

solo perché viene a richiamarci alla fedeltà del Vangelo e a dirci che Gesù ci chiama alla conversione e ai suoi Comandamenti.

Molte persone che condannano le apparizioni della Madonna sono cattoliche.

Satana e tutti i diavoli sono scatenati contro l’umanità e cercano di distruggere tutto ciò che sarà possibile.

La loro furia omicida trasmette odio in tutti coloro che non sono protetti dalla Madonna, e questo vale anche per i consacrati.

E dove c’è l’odio, la Madonna è venuta a parlarci dell’Amore di Gesù e ad invitarci al perdono.

“Amate, amate! Gesù converte facilmente la gente se voi amate. Amate anche voi: così si cambia il mondo!” (23 febbraio 1985).

Nelle persone prive della Grazia di Dio, c’è maggiore inclinazione alla malizia e alla trasgressività, alla cattiveria, ad utilizzare ogni forma di slealtà per ottenere quanto vogliono.

Questa regola non riguarda tutti i non credenti o i credenti indifferenti.

Ma in molti casi è così. Per un verso o per l’altro.

Anche per una sola situazione e non magari per tutte quelle in cui sono coinvolte.

Ma basta incappare in una situazione negativa con chi non ama e vive di cattiverie, per subire danni morali, spirituali e alla dignità.

Ci troviamo coinvolti in una incredibile guerra spirituale tra le forze del Bene e le forze del male.

Vincerà alla fine sempre il Bene, ma nel frattempo il disturbo procurato dalle forze sataniche, avrà fatto soffrire e farà soffrire enormemente i buoni, comunque, milioni e milioni di esseri umani.

Le persecuzioni contro la Chiesa Cattolica e i seguaci di Cristo, le malattie strane e incurabili, le guerre causate da satana saranno state nel frattempo innumerevoli.

Per comprendere bene questo scatenamento di satana, il pericolo del tradimento di molti Consacrati nella Chiesa Cattolica, lo svuotamento della morale, bisogna leggere il libro dell’Apocalisse.

Lì viene spiegato tutto. Anche l’ardimentoso piano di satana contro Dio. Si tratta di una vera guerra a livello di spiriti, come mai era avvenuta prima, tanto che viene descritta nel libro dell’Apocalisse.

Per portare avanti questo malefico piano, satana si è creato una immensa squadra di mascalzoni e disgraziati, operanti in tanti settori della vita pubblica, moltissimi dei quali occupanti poltrone autorevoli.

Per questo piano criminale di satana, contro la Chiesa Cattolica si è scatenato l’inferno, si sono riunite tante forze malefiche della terra, associandosi per un progetto comune: distruggere la Chiesa Cattolica.

Ecco la nascita del comunismo nel secolo scorso, la dif­fusione nel mondo degli errori e falsità dell’ideologia più falsa e diabolica della storia dell’uomo.

La scristianizzazione del mondo è il progetto di satana, portato avanti dai poteri occulti. La Chiesa Cattolica oggi si ritrova a lottare contro alcuni miliardi di persone, tutte sottomesse al servizio di satana.

Chi ispira, prepara ed invia i falsi profeti nel mondo è sempre satana.

Conoscendo il rifiuto irreversibile degli Angeli diventati demoni per la loro ribellione dovuta alla superbia e alla disobbedienza,

si capisce meglio l’odio mortale e la massima irrequietezza dei demoni contro ognuno di noi.

Non potendo colpire Dio, per vendetta colpiscono tutti noi, anche perché noi ci incamminiamo verso il Paradiso, mentre per i demoni il Paradiso sarà eternamente inaccessibile.

Satana oggi domina il mondo con il suo spirito di superbia e di ribellione, domina su tutti coloro che non pregano e vivono nei peccati e nei continui divertimenti immorali.

Domina in moltissimi cuori pieni di odio, vendetta, cattiveria, bestemmia contro Dio e ogni forma di bene. Così, satana sta portando un immenso numero di persone sulla strada della dannazione, del peccato, del piacere senza limiti, della disobbedienza alla Legge di Dio, del rifiuto del sacro.

Satana ha convinto milioni di cattolici che il peccato non è più un male, e così da essi viene giustificato e commesso senza scrupolo di coscienza. Senza confessarlo più.

Molti che fino a pochi anni fa predicavano la gravità del peccato, oggi lo giustificano, portando milioni di fedeli a vivere nei peccati gravi e a non confessarli.

Si è incredibilmente avverata una trasformazione intellettuale, dovuta alla mancanza di vera preghiera e di rilassamento morale.

Se prima il peccato lo consideravano un’offesa a Dio, oggi non è più un’offesa, ma libertà, conquista. Questo modo di ragionare è lo stesso di come ragiona satana. Lui odia la verità. Per questo la Madonna ha detto che “satana si prende gioco di voi e delle vostre anime” (25 marzo 1992).

La Madonna nella Luce di Dio conosce ogni cosa, tutto il futuro a Lei è presente, conosce i buoni e coloro che vogliono distruggere l’umanità, perché si sono messi a servizio del primo impostore mondiale: satana.

Questo lo ha detto la Madonna il 25 marzo 1993: “Cari figli, oggi come mai prima d’ora vi invito a pregare per la pace:

la pace nei vostri cuori, la pace nelle vostre famiglie e la pace nel mondo intero; perché satana vuole la guerra, vuole la mancanza della pace e desidera distruggere tutto ciò che è buono. Perciò cari figli pregate, pregate, pregate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! “.

E se qualcuno si lamenta perché non avverte aiuto dalla Madonna, mediti bene queste sue parole:

“Io non posso aiutarvi perché siete lontani dal mio Cuore. Perciò pregate e vivete i miei messaggi e così vedrete i miracoli dell’Amore di Dio nella vostra vita quotidiana” (25 marzo 1992).

E dinanzi ad una mentalità corrotta che mette in discussione l’apparizione di Medjugorje, chi ne guadagna è satana, il nemico dell’uomo, l’odio personificato, l’avversario del Bene.

Se la Madonna non avesse ricordato all’umanità che satana esiste (eccome se esiste!), che vuole distruggere la Chiesa, il mondo e tutti noi, chi si ricorderebbe più di satana?

In un messaggio del 26 luglio 1983 la Madonna disse:

“Vigilate! Questo è un periodo pericoloso per voi. Satana cercherà di distogliervi da questa strada. Coloro che si dan­no a Dio subiscono sempre gli attacchi di satana”.

E quante volte ha parlato di satana, delle sue trame perfide, della sua astuzia malefica, della sua instancabile azione contro ogni essere umano,

soprattutto contro coloro vicini a Gesù e a Maria Vergine, quindi, coloro che con molta probabilità si salveranno e andranno in Paradiso.

Chiedetevi come mai satana non disturba ed è contento di tutti coloro che vivono nei più gravi peccati.

Come mai i cattivi di questa terra sono più fortunati, hanno meno malattie, hanno successo e sono sempre nella gioia. Ma è solo una fortuna apparente. Non è la vera gioia che dà Gesù.

Perché molti cattivi vivono bene?

È Gesù che li aiuta? Chiaramente non è così. Per la vita immorale o disonesta che conducono, queste persone si incamminano verso l’in­ferno, sono già possesso di satana, difficilmente si convertiranno.

Perché satana deve disturbare i suoi seguaci e adoratori? Se poi magari questi cominciano a pregare e si convertono? Li lascia tranquilli, adesso, poi nell’inferno darà quei tormenti che non ha dato qui e tutti i tormenti che si meritano per essere caduti nell’inferno.

E sapete cosa succede a due persone che sulla terra si amavano fino alla follia e finiscono entrambi nell’inferno? Lì si odiano a morte, perché nell’inferno non c’è amore, solo odio e tormenti.

Inferno, Purgatorio, Paradiso

Gesù ha permesso alla Santissima Madre di venire in questi ultimi decenni in mezzo a noi con una presenza prolungata e straordinaria perché l’umanità si sta dirigendo verso il baratro dell’inferno.

La Madonna è Madre della Chiesa, Madre dell’umanità, non può abbandonarci, non può rimanere impassibile in Cielo assistendo alla dannazione eterna di milioni di suoi figli.

Deve intervenire, è un dovere suo, è l’Amore di Dio che La colma e La spinge ad intervenire, è questo il suo ruolo di Mediatrice di Grazie, di Corredentrice dell’umanità.

La Madonna ci ama, suo unico motivo è di salvarci, riportarci a Gesù. Lei ci ama indipendentemente dai nostri meriti, non ci condanna, perché fino all’ultimo istante cerca di portarci a suo Figlio.

La Vergine Maria è la Misericordia di Dio, ma non può fare nulla quando l’uomo rifiuta Dio e sceglie l’inferno, a causa dei peccati.

Santa Faustina Kowalska nei suoi scritti parla di una esperienza straordinaria. La trascrivo:

“Oggi sotto la guida di un Angelo, sono stata negli abissi dell’inferno, È un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande.

Queste le varie pene che ho viste:

la prima pena, quella che costituisce l’inferno, è la perdita di Dio;

la seconda, i continui rimorsi di coscienza;

la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai;

la quarta pena è il fuoco che penetra l’anima, ma non l’annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale acceso dall’ira di Dio;

la quinta pena è l’oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benchè sia buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri ed il proprio;

la sesta pena è la compagnia continua di satana;

la settima pena è la tremenda disperazione, l’odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie.

Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda e indescrivibile. Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall’altro.

Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l’Onnipotenza di Dio. Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l’eternità. Scrivo questo per ordine di Dio, affinchè nessun’anima si giustifichi dicendo che l’inferno non c’è. I demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine di Dio hanno dovuto ubbidirmi. Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. Una cosa ho notato e cioè, che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l’inferno”.

Che ne pensi?

Non è da invidiare quella persona che è lontana da Gesù e vive nell’agiatezza e nel benessere esagerato o, comunque, conduce una vita lussuosa, apparentemente piena di salute e raggiante di falsa felicità, mentre rifiuta Dio. Si sta preparando la sua condanna.

Quindi, non sono da invidiare gli sportivi famosi e ricchi ma senza Dio, la gente dello spettacolo famosa e ricca ma senza Dio, tutti quelli che hanno fame di denaro e sete di protagonismo e sono senza Dio. Neanche quelle persone che vogliono ottenere denaro in modo illecito e vivono con l’unico pensiero di ammassare ricchezze.

“La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso.


Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte”. Questo lo ha detto la Madonna il 2 novembre 1983.

Alla luce della Fede dobbiamo commiserare tutta questa gente che per alcuni anni di popolarità, ricchezza, vita sfrenata e immorale, cadrà come mele marce dentro l’inferno e non ne uscirà mai più. Per l’eternità.

Barattano l’oro con il piombo, in questa vita hanno tutte le possibilità per incontrare Gesù, il vero Bene, ma preferiscono alcuni anni di immoralità e di depravazione infernale per finire dopo questa vita nel luogo più orribile.

Si consideri, però, che vivono già qui il loro inferno, altro che essere famosi e ricchi.

La ricchezza economica non ha mai dato pace e felicità, né equilibrio o saggezza. Cercare con tutte le forze il denaro o il successo superbo, significa non avere l’amicizia con Gesù, non appartenere a Lui, non vivere da cristiani.

Significa cadere nell’idolatria del vitello d’oro, innalzare a divinità il denaro, il sesso, il successo. E quanti sono i giovani oggi privi di valori morali che cercano disperatamente il successo e il denaro, e vivono nella trasgressione totale?

Sono ubriachi di nulla, pieni di vuoto. Ragazzi e ragazze che stanno consumando la vita dietro mode inconsistenti, dietro ideali falsi e maledetti, dietro la superbia che li governa e li conduce nel baratro.

Giovani che potrebbero diventare come Angeli dinanzi Gesù Eucaristia, si trasformano in demoni nelle discoteche dove c’è prostituzione e droghe; si annullano in certi concerti a gridare adorazione totale verso un artista, solo perché canta o stornella qualcosa;

dicono che il loro sogno è diventare veline o star del cinema o dello spettacolo, comunque, vogliono diventare famosi a qualunque costo; si legge sui quotidiani che pur di apparire in qualche spettacolo, le ragazze sono pronte a mostrarsi nude o a fare cose ancora più immorali. Per un momento di illusoria esultanza televisiva.

E poi? Si cade sempre più giù moralmente, i peccati si sommano a peccati e la persona diventa facile preda di satana, perché vive in una condizione spirituale simile a satana.

Meditiamo bene queste parole della Madonna del 25 lu­glio 1982: “Oggi molti vanno all’inferno. Dio permette che i suoi figli soffrano nell’inferno perché hanno commesso colpe gravissime e imperdonabili.

Coloro che vanno all’inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore. Le anime dei dannati non si pentono e continuano a rifiutare Dio. E lì lo maledicono ancor più di quanto non facessero prima, quando erano sulla terra. Diventano parte dell’inferno e non vogliono essere liberate da quel luogo”.

Più una persona commette peccati e più deturpa l’imma­gine di Dio impressa in essa, perché i peccati abbruttiscono l’anima, la rendono orribile, avversaria di Dio, le fanno perdere la bellezza e l’unione con Dio.

L’intelletto diventa sempre più accecato, incapace di desiderare il bene, non ha la capacità di pensare cose buone. È radicato nel male, orientato solo verso il male, a compiere opere malvagie.

Il danno spirituale che scaturisce da una condotta equivoca, è gravissimo. Quando il cristiano vive disordinatamente e perde il senso del peccato, gradualmente si allontana dalla Luce di Dio e si immerge nelle tenebre, non riuscendo più a distinguere il vero dal falso. In questo stato spirituale, perde la fedeltà a Gesù, inventa un suo vangelo e cammina nella corruzione. Portando molti altri in questo tenebroso burrone. Questa infedeltà tenebrosa colpisce e corrompe la persona: la mentalità, le scelte, il linguaggio, l’equilibrio. Chi vive intenzionalmente nell’infedeltà a Gesù, diventa anche bugiardo, ipocrita, insensibile, avverso a Dio.

Chi commette molti peccati è incapace di avere pensieri buoni, non c’è amore verso Dio né verso il prossimo. I ripetuti peccati rendono la persona sempre più avversaria di Dio, perché i peccati portano gli stessi sentimenti di satana: odio, vendetta, disonestà, falsità, malvagità, perversità, avversione a Dio e al sacro. Si compie tutto contro Dio. Il contrario…

È inutile pretendere una vita onesta da chi è radicato nel male, perché non riesce a vedere e desiderare il Bene.

È pieno di spirito satanico e non può percepire l’Amore di Dio, il rispetto del prossimo, la pratica delle virtù cristiane. Anzi, rifiuta e rifugge tutto questo. Nella sua mente c’è la mentalità di satana che governa e conduce verso la più grande avversione a Dio.

Per comprendere meglio il potere di satana sulla persona, è opportuno leggere l’ampia trattazione che ho fatto nel mio libro Infine il mio Cuore Immacolato trionferà.

Più peccati significa che la persona diventa sempre più incapace di resistere alle tentazioni e ai desideri immorali. Più peccati comporta la perdita del controllo della propria volontà, sempre più indirizzata a scegliere solo ciò che diletta i sensi: quindi, soddisfare ogni forma di perversione. Più peccati rendono la persona intellettualmente incapace di percepire l’idea di Dio Amore, che è anche esigente, così aumenta il distacco da Lui proporzionatamente ai peccati che si commettono. Come la pratica delle virtù avvicina fortemente a Dio fino alla trasfigurazione in Dio, così commettere peccati allontana fortemente da Dio fino alla trasfigurazione in satana.
L’ anima diventa immagine di satana.

Si vedono e si conoscono nel mondo persone, che sembrano demoni incarnati.

Sappiamo che tante persone agiscono e pensano come se fossero loro stesse dei demoni, in realtà sono ricolmi dello stesso spirito di satana. Ma la Madonna è venuta a Medjugorje anche per chi vive in piena opposizione a Dio: “… anche chi ha fatto molto male durante la vita terrena può andare in Cielo, se alla fine della vita si pente sinceramente dei suoi peccati, si confessa e si comunica” (24 luglio 1982).

Qui, però vale la pena ricordare la parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro: il primo, aveva goduto in vita di tante ricchezze e aveva sperperato in feste le ricchezze e la sua dignità; il secondo, nella vita aveva conosciuto solo totale povertà e disprezzo dalla gente, rimaneva dietro la porta del ricco con la speranza che potesse ricevere almeno le briciole che cadevano dall’abbondante mensa del ricco.

Per la legge della retribuzione, il Signore Gesù al termine della vita di ognuno di noi, darà il premio a chi merita, a chi non merita chiude la porta del Paradiso e l’anima si allontana dalla sua presenza, perché non può sostenere lo sguardo di Lui, a causa del suo stato di peccato oramai immutabile. E si getta nell’inferno.

Come si vive, così si muore. E se si muore non in Grazia di Dio, non ci sarà altra destinazione se non l’orrore e le tremende punizioni dell’inferno. Non dimentichiamo le parole della Madonna: “Un numero molto grande di uomini va all’inferno” (2 novembre 1983).

In questa vita decidiamo quale sarà la nostra destinazione futura: o nella felicità del Paradiso o nelle tenebre dell’inferno. Per l’eternità, significa per miliardi e miliardi di anni, senza ime, appunto eternamente.

Quando il ricco epulone chiede un sorso di acqua, gli viene negata, perché in vita aveva goduto di molti beni, rifiutando al povero Lazzaro anche le briciole della sua tavola. Proprio al ricco epulone condannato all’inferno viene detto: “Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti” (Lc 16,25).

Queste parole di Gesù cadono nel vuoto se dette agli uomini di oggi, in quanto la maggior parte vive talmente immersa nei peccati, da non avere più la capacità di rendersi conto della propria gravissima condizione spirituale, simile a quella dei demoni.

L’uomo di oggi senza Dio è dominato da una grande superbia, dall’idea di essere lui stesso dio, come una divinità superiore alle altre.

Chi pensa oggi al Giudizio che ognuno di noi riceverà dal Signore Gesù? La Madonna è venuta a Medjugorje per ricordarcelo, ma non ci ha parlato solo di inferno o di punizioni, al contrario, la presenza della Madonna è un segno di speranza, è una presenza misericordiosa, ci ricorda che Dio è Amore, Gesù vuole salvare tutti e ci invita alla conversione.

Ecco perché la Madonna è apparsa per lungo tempo a Medjugorje, Lei vuole salvare addirittura tutto il mondo, tutti i giovani, ci richiama all’adorazione di Gesù, ma chi è contro Dio, nega e combatte anche Medjugorje.

 Di Padre Giulio Maria Scozzaro

 

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